E per il Fondo il debito greco resta «altamente insostenibile»
Il Fondo monetario internazionale torna a chiedere ai Paesi europei di concedere alla Grecia un sostanziale alleggerimento sul debito, che continua a essere «altamente insostenibile», secondo una bozza del memorandum preparato dall’organizzazione di Washington, anticipato dall’agenzia Reuters.
La richiesta non è nuova: è uno dei motivi per cui il Fmi non ha ancora aderito al salvataggio da 86 miliardi di euro, il terzo concesso ad Atene dai partner europei la scorsa estate. Ad opporsi a un taglio del debito pubblico greco è soprattutto la Germania, che ha ribadito il no anche nei giorni scorsi durante un incontro a Berlino tra la cancelliera Angela Merkel e Christine Lagarde, direttore generale del Fondo.
Intanto la Grecia e i suoi creditori internazionali (la Commissione Ue, la Banca centrale europea, il Meccanismo europeo di Stabilità e il Fmi) stanno completando la revisione delle riforme implementate secondo il calendario e i termini previsti dal bailout. Il governo di Alex Tsipras ( nella foto) spera in una conclusione positiva delle trattative per far scattare nuovi aiuti fino a 5 miliardi di euro, necessari ad Atene per far fronte a 3,5 miliardi di spese, compreso il rimborso delle rate di luglio dovute al Fmi e alla Bce. «Ci sono alcuni dettagli da mettere a posto sul fronte fiscale, siamo molto vicini a un accordo», fa sapere una fonte del governo greco. Le divergenze sarebbero sulla riforma delle pensioni e sulla regolamentazione dei crediti deteriorati, i non performing loans (o npl). Tsipras, che ha una fragile maggioranza parlamentare, punta a raggiungere un compromesso prima della riunione dell’Eurogruppo prevista il prossimo 22 aprile.