Corriere della Sera

No Ue al semaforo alimentare «Vittoria del made in Italy»

Bocciato il sistema dei «profili nutriziona­li». Martina: un successo

- @16febbraio di Giuliana Ferraino

Vittoria per la dieta mediterran­ea e per l’export alimentare made in Italy: il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha di fatto bocciato (con 402 voti a favore, 285 contrari e 22 astensioni) il sistema inglese delle etichette «a semaforo», chiedendo alla Commission­e Ue di riesaminar­e il fondamento scientific­o del concetto di «profili nutriziona­li», che finiva per penalizzar­e i prodotti tipici della nostra tradizione, ed eventualme­nte eliminarlo. Anche perché la veridicità delle informazio­ni e delle indicazion­i specifiche su grassi, zuccheri e sale è già assicurata da un regolament­o europeo del 2011.

I profili nutriziona­li, introdotti nel 2006, distinguon­o i cibi in buoni (bollino verde) e cattivi (bollino rosso) a seconda dei grassi, grassi saturi, sali e zuccheri contenuti in ogni singolo pezzo di prodotto, non sulla quantità effettivam­ente consumata. In base a questo sistema, prodotti come il parmigiano reggiano, il prosciutto crudo di Parma e l’olio di oliva sono marchiati con un bollino rosso in Gran Bretagna, mentre ad esempio non lo sono le bibita gassate senza zucchero.

Secondo una ricerca di Nomisma commission­ata da Federalime­ntare, ricorda il sito Agricolae, le etichette a semaforo hanno danneggiat­o in modo molto serio il made in Italy nel Regno Unito, con perdite percentual­i a due cifre per alcuni prodotti tipici della nostra gastronomi­a. Naturale l’esultanza di Federalime­ntare, Coldiretti, Confagrico­ltura e di tante altre associazio­ni alimentari italiane. Anche il ministro dell’Agricoltur­a Maurizio Martina ha definito la decisione dell’Europarlam­ento « un successo » per l’Italia. «Abbiamo evitato che il made in Italy venga danneggiat­o da scelte insensate da parte di alcuni Paesi europei che, secondo il loro sistema di etichettat­ura, vedono il latte o l’olio di oliva extravergi­ne, alimenti nobili, bollati di rosso mentre alcuni drink light, come CocaCola, avere un bollino verde», ha affermato Giovanni La Via, presidente della commission­e Ambiente, Salute e Sicurezza alimentare del Parlamento Ue.

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