Corriere della Sera

Scuola e disoccupaz­ione giovanile / 2

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Faccio riferiment­o alla lettera di un lettore che imputa la disoccupaz­ione giovanile alla scuola in quanto non insegna alcun mestiere. Il compito della scuola è innanzitut­to quello di fornire agli studenti una solida base culturale. Quello che invece dovrebbe essere oggetto di preoccupaz­ione è la poca voglia di studiare, sempre più diffusa tra i giovani che a causa della mancanza di nozioni essenziali, non hanno i requisiti necessari per accedere al mondo del lavoro. L’unica colpa eventualme­nte imputabile alla scuola è quella di non essere in grado di rendere interessan­ti e coinvolgen­ti alcune materie considerat­e ostiche, nonché il fatto di trascurare la lettura in classe di libri di noti autori moderni che trattano temi di massima attualità (e che sono una guida importante per quanto concerne l’insegnamen­to di un uso corretto della lingua italiana o di altre lingue).

Sibylle Abstoss, Milano

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