I normalissimi immaturi di oggi
La normalità vista da vicino può rivelarsi meno normale di quanto si creda. Ed è lungo questo spartiacque — tra regolare, ordinata vita quotidiana e sorprendente irregolarità — che si muove il romanzo di Gianna Schelotto, psicologa specializzata in terapia della coppia, autrice di un gran numero di saggi e di opere teatrali, oltre che giornalista e animatrice di eventi culturali.
È il suo primo romanzo, intitolato Chi ama non sa (edito da Rizzoli), ed è inevitabilmente segnato dalla lunga esperienza di chi l’ha scritto: dallo sguardo attento a cogliere modi del carattere e moti dell’animo, dalla profonda, intelligente comprensione che non condanna ma spiega, dalla sapienza con la quale legge i comportamenti umani come dentro un libro del quale conosce perfettamente ogni capitolo.
A tutto questo aggiunge una dimestichezza dei luoghi in cui si svolge l’azione che mette voglia di andare a visitarli usando il romanzo quasi come guida turistica per scoprire la città di Genova, i suoi caruggi, i suoi dintorni, i suoi quartieri, compresi i negozi sotto casa (dell’autrice), come la farmacia, la pasticceria oppure la panetteria dove la focaccia mattutina sembra essere la migliore della città.
In primo piano i personaggi nella loro totale normalità contemporanea: un uomo e una donna che vanno verso i quaranta, cioè «ragazzi», come ormai vengono definiti oggi i quarantenni, cui si aggiungono dei genitori variamente vedovi o separati più delle figure di ex corteggiatori o di possibili future fidanzate. E in mezzo ecco un bambino che nasce del tutto per caso, figlio di due che sono al massimo amici, ma che comunque, pur appena neonato, i suoi piccoli — ma notevoli — miracoli riesce a farli.
Come già detto, in questa odierna normalità, che un tempo si sarebbe probabilmente definito disordine, l’autrice si muove con grande disinvoltura, attribuendo a ciascuno la sua verissima verità. Anche quando si affacciano le nevrosi che rischiano di mettere in crisi, di confondere e inquinare i rapporti che fino allora erano apparsi appunto del tutto normali. Così per la fuga improvvisa del protagonista che, pur di età ampiamente adulta, pur senza legami famigliari, pur con lavoro ed entrate largamente sufficienti, non regge all’idea di diventare padre. E così anche per gli inattesi zig zag della coprotagonista che, altrettanto adulta, altrettanto capace professionalmente, si ritrova con un bambino senza quasi sapere di chi sia.
Sono i normalissimi immaturi di oggi, uomini e donne che probabilmente affollano ansiosi lo studio della dottoressa Schelotto nel momento in cui devono affrontare delle responsabilità che non avevano minimamente cercato: ma poiché la dottoressa è anche scrittrice di lungo corso, si capisce che la tentazione di farne romanzo sia stata irresistibile.
Il libro: Gianna Schelotto, Chi ama non sa, Rizzoli, pagine 210, 17,50