Matrimonio nel segno del lusso tra Alfa Romeo e Maserati
La Giulia consentirà la nascita del polo del lusso, un progetto atteso da tempo che ora, con l’inizio della commercializzazione della vettura, trova il suo completamento affiancando l’Alfa Romeo al marchio Maserati. L’arrivo della nuova berlina segna una svolta culturale per il Biscione, un nuovo inizio che coinvolge ogni aspetto industriale e commerciale. Lo sottolinea Fabrizio Curci, responsabile per la regione Emea: «Il prodotto è la prima cosa, ma non basta per consentirci l’ingresso in una fascia così elitaria». L’auto c’è, spiega Curci, è un concentrato di qualità premium, dalla guidabilità all’eleganza, all’abitacolo prezioso, moderno e confortevole: «Tutte le versioni hanno la stessa, raffinata base tecnologica: per esempio, l’albero di trasmissione in carbonio». Ma il cambiamento va oltre il prodotto e coinvolge la rete. Curci parla di «rivoluzione»: «Ogni concessionaria verrà trasformata sotto ogni aspetto, a partire da quello immobiliare. La nuova Alfa Romeo adotterà processi di vendita inediti». I venditori si stanno aggiornando puntando a un approccio al cliente più mirato. La Giulia non si vende seduti alla scrivania, ma di fianco all’auto, con i campioni dei sedili, in scala ridotta, ma perfettamente corrispondenti a quelli che verranno montati sulla vettura. Nei differenti colori della pelle e del tessuto e con le impunture
artigianali, coordinate all’ambiente. Dettagli che rassicurano chi decide un acquisto così importante. La gestione della Giulia è in carico, a vita, all’Alfa Romeo, sette giorni su sette. Pacchetti finanziari predisposti, vetture di cortesia in caso
di interventi in garanzia, una persona a disposizione, un valet service per rendere il servizio fluido e rapido. Una vettura speciale che incontrerà consensi anche tra le flotte aziendali (rappresentano il 50 per cento delle vendite in questo segmento) per il prestigio che esprime.
Marchionne ha lanciato la sfida all’intero mondo dell’auto, il successo dell’Alfa Romeo premierà i suoi dodici anni di battaglie. Lui stesso ha dichiarato che la Giulia è la vettura più importante del suo percorso. Time lo ha collocato al terzo posto tra gli uomini più influenti del settore, preceduto solo dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama (per avere salvato l’industria dell’auto americana) e da Elon Musk (l’uomo che ha inventato la Tesla, ma ha ancora i bilanci in rosso). Gli altri due leader di Detroit, Mark Fields ( Ford) e Mary Barra (Gm), occupano, rispettivamente, il settimo e il decimo posto.