Comuni alle urne solo di domenica Lega e FI in rivolta
Nella capitale riammessa la lista di Fassina
«Niente date aggiuntive». Il ministro Alfano annuncia che le elezioni comunali si terranno solo domenica 5 giugno. Ira di Lega e Forza Italia. Renzi e la consultazione di ottobre: no alla personalizzazione. Brunetta attacca: è da Tso.
Si voterà in un solo giorno, sia alle elezioni amministrative a giugno che al referendum confermativo della riforma della Costituzione, a ottobre. Lo ha deciso ieri il Consiglio dei ministri, scartando l’ipotesi di estendere i voti a due giornate. Non c’era il consenso unanime delle opposizioni, dunque meglio evitare polemiche, è stato il ragionamento di Matteo Renzi, secondo il quale per entrambe le consultazioni cambia poco.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha aggiunto un commento ufficiale: «Avevo proposto l’estensione del voto per andare incontro a una istanza che mi veniva rappresentata da più parti, anche dalle opposizioni, e cioè di ampliare la partecipazione e ridurre i rischi di astensione dalle urne. Di fronte a tante polemiche pretestuose e strumentali meglio evitare».
Secondo alcuni è stata una marcia indietro anche la dichiarazione di Renzi sul senso del voto di ottobre: «Personalizzare lo scontro non è il mio obiettivo, ma quello del fronte del no che, comprensibilmente, sui contenuti si trova un po’ a disagio: ma davvero vogliono
L’annuncio La campagna per il sì partirà da Bergamo sabato. E sarà lanciato il sito www.bastaunsi.it
mantenere tutte queste poltrone? Questo bicameralismo che non volevano nemmeno i costituenti e che furono costretti ad accettare per effetto dei veti incrociati? Questa confusione insopportabile sulla materia concorrente tra Regioni e Stato centrale?».
Renzi ha aggiunto che la campagna referendaria partirà da Bergamo, sabato 21 maggio, e annunciato la creazione di un sito internet a sostegno dei comitati per il si alla riforma, si chiamerà www.bastaunsi.it. Una serie di annunci cui Forza Italia ha risposto in questo modo: «Ventinove secondi di #coerenzi sul #referendum», ovvero il video messo online sui profili ufficiali Twitter e Facebook del partito in risposta alla e-news in cui il premier dice di non voler personalizzare il voto sul referendum costituzionale.
Anche sulla decisione del Cdm sono piovute polemiche. Plaude il candidato sindaco a Milano Beppe Sala, tra i primi a contrastare l’idea. Il candidato a Roma Roberto Giachetti la definisce «indifferente». Mentre il centrodestra insorge. «Caos totale governo. A questo punto Tso per tutti, da Renzi ad Alfano » , attacca Renato Brunetta, dopo che anche Silvio Berlusconi aveva definito « saggio » votare il lunedì. «Renzi ormai ha paura anche della sua ombra», incalza Matteo Salvini. «Un’altra occasione persa per la democrazia», si lamenta Gianluca Corrado, candidato a Milano del M5S, in di- saccordo con Luigi Di Maio, secondo cui i due giorni sarebbero serviti a Renzi. Sul referendum è Raffaele Fitto a fare sintesi: «O Renzi è smemorato o pensa che lo siamo noi. Ora parla di opposizioni che personalizzano. A meno che non stia cercando una exit strategy dal vicolo cieco in cui si è infilato».
A una giornata politica apparentemente anomala si aggiungono le parole di Renzi sulle tasse. Secondo i sondaggi, gli italiani non si sono accorti che sono state ridotte: «C’è qualcosa che non funziona, che dite? Mi aiutate a capire dove ho sbagliato? L’email la sapete: matteo@governo.it».