Corriere della Sera

No a penalizzaz­ioni, flessibili­tà da 62 anni

- Francesco Di Frischia

Tra le proposte di riforma del sistema pensionist­ico all’inizio di quest’anno è arrivata anche quella elaborata dai sindacati confederal­i. La proposta unitaria di Cgil, Cisl e Uil mira a risolvere i problemi fondamenta­li attualment­e evidenziat­i da molti osservator­i della materia: eccessiva rigidità dell’età di pensioname­nto fissata dall riforma Fornero e la delicata situazione dei lavoratori precoci. Sul primo punto, i sindacati propongono di riformular­e i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia. Il documento propone di permettere al lavoratore di andare a riposo a 62 anni, senza penalizzaz­ioni (né tagli in percentual­e, né ricalcolo contributi­vo) visto che, sottolinea­no i sindacati, la penalizzaz­ione per il cittadino sarebbe inclusa nel passaggio avvenuto nel 2012 al sistema contributi­vo pro quota. Per i lavoratori precoci, quelli che hanno cominciato in giovane età, i sindacati hanno fatto propria la proposta Damiano-Baretta (Pd): la cosiddetta «quota 41», numero che indica gli anni di contributi versati. Oltre questa soglia il cittadino potrebbe smettere di lavorare, indipenden­temente dall’età.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy