Via libera alla banca dati sui minori abbandonati
Sono sempre lì, ospiti fissi delle comunità, i trecento adolescenti e bambini con handicap fisico o mentale. Li chiamano «i figli mancati», numero invariato da anni. Vivono in una specie di limbo. Dichiarati in stato di abbandono e quindi adottabili dai tribunali minorili, non trovano o rifiutano coppie disponibili a prenderli con sé nelle singole realtà territoriali. E non c’è modo di proporli in abbinamento a genitori che abitano altrove. Per favorire queste e altre «sistemazioni» ci vorrebbe la banca dati nazionale creata con decreto nel 2001. Fotograferebbe la situazione italiana: quanti ragazzi sono nelle comunità, l’età, i fratelli, i tempi di attesa. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha dichiarato che la banca sarà attivata entro il 30 settembre, con i 29 tribunali minorili in Rete. Ci sono voluti 15 anni per arrivare (speriamo) al termine di un percorso rallentato da «difficoltà tecniche». Ora si procede a livello regionale, i giudici lavorano separatamente. Ai 330 Orlando ha dedicato
I numeri
Le adozioni internazionali sono in calo, dimezzate rispetto al 2014