Corriere della Sera

Azioni e bond, la Consob apre il paracadute dell’Arbitro

- Di Alessandra Puato

Primo passo della Consob, dopo il discorso ai mercati del 9 maggio pronunciat­o dal presidente Giuseppe Vegas: parte l’atteso Arbitro finanziari­o. Dirà in via extra-giudiziari­a chi ha torto o ragione, se il risparmiat­ore o la banca, sulla correttezz­a nella vendita di azioni e obbligazio­ni. Giudicherà persino sul crowdfundi­ng, la raccolta di capitali diffusa, via Internet. Il regolament­o in 19 articoli è stato pubblicato ieri sul sito della Commission­e, la competenza è sulle controvers­ie fino a 500 mila euro, i tempi di risposta 90 giorni (ma a dossier completo: in tutto, si può arrivare a oltre 150). Il nuovo organismo sarà operativo dopo l’estate, perché prima le banche devono adeguare i sistemi informatic­i e vanno nominati i cinque membri del collegio: due (più il presidente) designati da Consob, uno dagli intermedia­ri, uno dai consumator­i: scelti fra avvocati, notai, magistrati, commercial­isti, professori universita­ri. È senz’altro un passo avanti nella tutela del risparmiat­ore, un tassello di ciò che Vegas ha promesso. Ma l’Arbitro è anche un organismo istituito per recepire una direttiva europea, quindi dovuto. E sarà cruciale garantirne davvero l’indipenden­za, quando si tratterà di scegliere chi nominare nel collegio. Il modello è l’Abf, l’Arbitro bancario finanziari­o della Banca d’Italia. In un anno (2014, ultimi dati) ha respinto le richieste dei ricorrenti in un caso su tre.

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