Azioni e bond, la Consob apre il paracadute dell’Arbitro
Primo passo della Consob, dopo il discorso ai mercati del 9 maggio pronunciato dal presidente Giuseppe Vegas: parte l’atteso Arbitro finanziario. Dirà in via extra-giudiziaria chi ha torto o ragione, se il risparmiatore o la banca, sulla correttezza nella vendita di azioni e obbligazioni. Giudicherà persino sul crowdfunding, la raccolta di capitali diffusa, via Internet. Il regolamento in 19 articoli è stato pubblicato ieri sul sito della Commissione, la competenza è sulle controversie fino a 500 mila euro, i tempi di risposta 90 giorni (ma a dossier completo: in tutto, si può arrivare a oltre 150). Il nuovo organismo sarà operativo dopo l’estate, perché prima le banche devono adeguare i sistemi informatici e vanno nominati i cinque membri del collegio: due (più il presidente) designati da Consob, uno dagli intermediari, uno dai consumatori: scelti fra avvocati, notai, magistrati, commercialisti, professori universitari. È senz’altro un passo avanti nella tutela del risparmiatore, un tassello di ciò che Vegas ha promesso. Ma l’Arbitro è anche un organismo istituito per recepire una direttiva europea, quindi dovuto. E sarà cruciale garantirne davvero l’indipendenza, quando si tratterà di scegliere chi nominare nel collegio. Il modello è l’Abf, l’Arbitro bancario finanziario della Banca d’Italia. In un anno (2014, ultimi dati) ha respinto le richieste dei ricorrenti in un caso su tre.