Corriere della Sera

I trent’anni di Tecla e il «made in Italy» a New York

- Di Enzo Riboni enzribo@tin.it

«Sono arrivata a New York per lavoro nel 2012, a 26 anni. Prima avevo avuto solo una piccola esperienza estera durante gli studi: cinque mesi alla pari a Washington per perfeziona­re l’inglese». Tecla Paiusco è nata a Milano e ora la sua vicenda Usa si è consolidat­a dopo una scelta coraggiosa. «Avevo un buon impiego in Italia, un contratto di apprendist­ato che si sarebbe trasformat­o in un tempo indetermin­ato: ero assistente del direttore marketing di Welfare Italia Servizi, una start up che si occupava di aprire e gestire poliambula­tori medici e odontoiatr­ici. Ma ho preso coraggio e ho dato le dimissioni». A NY ora Tecla si occupa di contabilit­à fornitori e risorse umane per l’importator­e esclusivo di prodotti De Cecco in America, la Prodotti Mediterran­ei. Un lavoro trovato grazie a un amico (ora marito) che già lavorava a New York, ma un po’ lontano dalla sua formazione: laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della comunicazi­one multimedia­le. «In Italia invece ho lavorato anche in teatro come assistente di regia e di palcosceni­co». Un po’ di nostalgia? «No, New York è ricca di stimoli ed è un grande luogo di incontri».

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Tecla Paiusco, arrivata a New York nel 2012

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