La carriera
Rossy de Palma (sopra in «Julieta») è nata a Palma di Maiorca il 16 settembre del 1964. Dopo un inizio di carriera nella musica, viene scoperta da Pedro Almodóvar che le offre un ruolo in «La legge del desiderio», del 1987
I film con il regista spagnolo diventano poi sette. Oltre a recitare ha lavorato come modella per Louis Vuitton e Jean-Paul Gaultier
Rossy de Palma recita e a volte sfila per gli stilisti. Il suo naso è stato uno scudo, la gente vedeva solo quello, i suoi lineamenti irregolari, le sue imperfezioni. La chiamavano la Dama Picasso. Da molti anni non è solo un’attrice: è un’icona della Spagna. Ed è una delle muse di Pedro Almodóvar. Julieta, in concorso a Cannes (dal 26 maggio nelle sale), è il suo settimo film per Almodóvar.
Che ruolo è il suo?
«Per niente divertente, sono una vecchia antipatica, mi hanno truccata per aggiungermi gli anni. È un dramma al femminile, un adattamento di tre racconti di Alice Munro».
Come ha conosciuto Almodóvar?
«Qualcuno ha detto nel periodo in cui facevo la cameriera, ma non è vero. Da ragazza ero nel gruppo musicale Peor impossible, Peggiore è impossibile. Pedro veniva a sentirci».
Perché il gruppo si chiamava così?
«Perché non sapevamo tanto di musica: chi (come me) veniva dal ballo, chi dipingeva. Chiamandoci in quel modo la gente sapeva a cosa andava incontro, non poteva dirci che non gliel’avevano detto e non poteva avere il biglietto rimborsato! Dietro le quinte eravamo spaventati, eppure abbiamo avuto successo. Siamo
«Ci sentivamo dei privilegiati, c’era una creatività e una spontaneità in cui nessuno pensava di diventare celebre e ricco, non c’era strategia ma una follia di essere liberi. Mia figlia di 16 anni dice sempre: mamma, che fortuna essere stati ragazzi in quegli anni».
Cosa le ha risposto?
« Che dobbiamo avere la gratitudine per ciò che abbiamo, si trovano sempre delle cose per essere felici. Se guardi solo quello che non hai, allora sei infelice».
Una delle prime cose che le chiese Almodóvar fu: dove hai trovato un vestito così? È leggenda o verità?
«Verità. Avevo 18 anni, un corpo pazzesco e zero soldi. I vestiti me li facevo da sola, quel giorno ne portavo uno con la schiena all’aria, sexy e