Paura per Sinéad, sparita e ritrovata
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È morto la notte scorsa, a San Paolo, Cauby Peixoto, da molti considerato «il maggior cantante del Brasile». Aveva 85 anni. Insieme ad Angela Maria - compagna di palcoscenico da decenni, e con la quale era tutt'ora in tournée - era un esponente della cosiddetta Epoca d’oro della Radio. Noto per la voce vellutata, iniziò la carriera negli anni 50 e nel 1959 fu definito l’Elvis Presley brasiliano da «Time». La sua musica più conosciuta è «Conceicao», ma fu molto apprezzata anche in Italia, negli anni Settanta, la sua interpretazione di «Zingara». (dove la cantante conta 580 mila follower), il social network che negli ultimi tempi usava come diario del dolore.
Parole cariche di mal di vivere di un’artista che anche all’apice del suo successo, all’inizio degli anni 90, si era fatta ricordare per un gesto extra musicale, stracciando la foto di Giovanni Paolo II in diretta tv. Erano gli anni d’oro, quelli della hit mondiale «Nothing Compares 2 U» (brano che da un anno non cantava più, perché sosteneva di non riuscire più a interpretare con emozione), della sua presenza sul palco di «The Wall» a Berlino al fianco di Roger Waters, della sua storia d’amore con Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers. Ma era comunque una donna triste. La stessa che nel post di novembre su Facebook scriveva: «Mi considerate feccia, invisibile. Finalmente vi sbarazzerete di me». Da quel giorno la cantante irlandese si era sottoposta a cure mediche per guarire quelli che per molti medici erano disturbi bipolari.
Anticonformista, antiamericana (restano i dubbi sul motivo per cui fosse a Chicago), capelli rasati a zero, da tempo in crisi (anche) discografica e familiare. Quattro mariti e altrettanti figli, che le erano stati tolti a causa dei suoi problemi di salute. Le sue ultime uscite pubbliche erano avvenute sempre sul web, in occasione della morte di Prince aveva attaccato su Facebook il presentatore