È un’Italia europea Detti d’oro nei 400 Staffette d’argento
La Pellegrini e Magnini trascinano i compagni
L’uomo di mare che ha paura del mare adesso brilla di luce propria. Gabriele Detti sapeva di non essere solo il compagno di allenamenti di Gregorio Paltrinieri e tutti noi lo intuivamo: serviva la grande occasione per dimostrarlo. È successo ieri, con il primo oro europeo in carriera nei 400 metri stile libero ma soprattutto perfetto, nella tattica e nella tecnica: l’inizio composto, terzo ai 100 con la sicurezza di chi lascia andare gli avventurieri perché segue solo il ritmo interiore; la crescita graduale che lo fa virare primo e leggero ai 200; l’esplosione implacabile, mai sgraziata e Gabriele: «Ho avuto un 2015 difficile. Vedevo gli altri in tv e pensavo: c’è chi mi vuole male» medaglie agli Europei per Detti: l’oro di ieri e due bronzi nel 2014 non è quello che Detti vuole: «Un crono simile senza preparazione specifica è molto incoraggiante. Ma a me più che i record interessano le medaglie».
Ne prenderà altre e più pregiate. A 21 anni, con tanto potenziale ancora da esplorare, questo per Gabriele è infatti un nuovo inizio. «Ora mi sono tolto il 2015 dalle scatole. Prima la spalla, poi un’infezione... Guardavo gli altri in tv e pensavo: forse qualcuno mi vuole male...». Ma il ragazzo che gareggia in negativo è positivo dentro: livornese irriverente, battutaro, sempre in bilico Medagliati A sinistra la gioia di Gabriele Detti, oro nei 400 sl; doppio argento nei 4x100 sl: in alto Federica Pellegrini, Aglaia Pezzato, Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli; sopra Luca Dotto, Jonathan Boffa, Luca Leonardi e Filippo Magnini (Getty, Reuters, Inside)
tra il serio e il faceto, sembra distratto ma nuota come un computer, dà risposte ellittiche e ha idee chiare: «Volevo vincere, l’ho fatto». Tra l’altro, il tecnico Stefano Morini, che è pure suo zio, in un dialogo surreale ma per loro tipico non gli aveva dato alternative.
«Come stai?». «Eh». «Vinci va’». Poteva deluderlo?
Dopo il colpaccio, Gabriele ha cantato l’inno con simpatico imbarazzo («Mi sentivo un po’ scemo, non sapevo che fare...»), mentre in tribuna lo accompagnava il coro azzurro guidato dalla fidanzata Stefania Pirozzi e dal gemello Greg, che ha tifato in piedi tutta la gara. I due soci oggi inizieranno la sfida nei 1.500 sl con le batterie a distanza per incontrarsi in finale domani. «Sarà divertente», sorride Gabriele. Sa che lì Gregorio è più forte, ma intanto il processo di emancipazione è cominciato.
Hanno portato l’argento le due staffette 4x100 sl. La femminile, manco a dirlo, è stata
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