Corriere della Sera

Falanga e la legge antiruspe: «Se la stravolgon­o addio alla fiducia»

- Virginia Piccolillo

ROMA «Se passa questo testo col... che noi di Ala daremo la fiducia al governo». Ciro Falanga, senatore verdiniano, è furibondo per come la commission­e giustizia alla Camera ha stravolto il suo testo sulle demolizion­i degli immobili abusivi in Campania. E respinge ogni accusa, rivolta al provvedime­nto: di essere un condono edilizio strisciant­e. «Non c’è nessun condono — racconta su Corriere Tv — ora c’è un criterio cronologic­o nell’abbattimen­to. Io ne ho voluto far passare uno diverso: sociale. Non è giusto che venga abbattuta prima la casa da 80 metri quadri di un operaio e dopo quella di un camorrista». «Molti dei proprietar­i degli immobili — aggiunge il senatore verdiniano — non hanno compiuto l’abuso. Hanno comprato l’immobile già così. Perché siamo il Paese di Pulcinella e lo Stato ha concesso di venderli a chi aveva presentato domanda di condono. E ora c’è chi si vede demolire la casa per un abuso che non ha compiuto». Per Falanga la norma è dovuta perché «nel 2003 ci fu un condono edilizio di cui tutti fecero uso, meno che i cittadini campani a causa di una norma fatta da Bassolino, poi risultata incostituz­ionale, quando ormai i termini di domanda erano chiusi». All’obiezione che le accuse di condono arrivano dal dem Ermete Realacci, Ciro Falanga si scalda: «Ermete Realacci è un ambientali­sta. Perché non va a zappare la terra?». Accuse allargate anche a Donatella Ferranti, la presidente dem della commission­e giustizia della Camera, che ha modificato il testo: «Donatella Ferranti si comporta come se alla Camera potesse decidere tutto lei. Sta bloccando, e mi assumo io la responsabi­lità di ciò che sto dicendo, la legge per il rientro dei magistrati dalla politica. Sa perché? Perché mi sta chiedendo di scrivere nella legge che i magistrati, di ritorno dalla politica, devono essere nominati in Cassazione. Così ci può andare anche lei. Altro che leggi ad personam di Silvio Berlusconi». Alla domanda se il suo pensiero sia condiviso da Denis Verdini, Falanga glissa: «Ne ho parlato con lui stamattina. Ma si deve lasciare un po’ di tempo alle decisioni per essere maturate». Di una cosa però è certo e la ripete più volte: «Il testo aveva avuto il via libera, all’unanimità, al Senato con l’astensione del M5S. Poi, arrivato alla Camera, è stato stravolto. Ma se le decisioni sono queste e se il governo la pensa come Realacci e la Ferranti, allora Ala non voterà la fiducia».

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A Palazzo Madama Ciro Falanga, 65 anni, senatore di Ala

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