Donne al vertice
Caro Romano, forse a novembre gli Stati Uniti avranno la loro prima donna presidente. In Italia occorre attendere, così come in tanti altri Paesi. Ma mi chiedo e le chiedo: come mai in quelli dove vige la monarchia la donna è comunemente ben accolta e ben voluta alla guida della nazione, mentre in molti di quelli dove non vige deve misurarsi coi tempi che sembrano non essere ancora maturi perché si veda al vertice dello Stato? Vien da pensare che là dove è imposta dal destino nulla quaestio e dove le si potrebbero (e dovrebbero) aprire le porte del destino si temporeggia, quando non si recalcitra.
Alessandro Prandi
Le donne furono ammesse al trono quando, in mancanza di un successore maschile, occorreva garantire la continuità della dinastia. Molte dettero prova di grande talento nell’arte del governo e, con una importante eccezione (Elisabetta d’Inghilterra), furono generalmente gelose custodi del trono per il figlio.
CRESCITA ZERO
Problema demografico Quando si arriverà a promuovere a livello globale una «crescita zero»? Il termine che uso si riferisce all’andamento demografico. A differenza di ciò che qualcuno potrebbe supporre, «crescita zero» non significa natalità zero, cioè zero figli per donna, ma una media di poco superiore ai due figli per ogni donna, che è in grado di bilanciare la natalità di una popolazione con la sua naturale mortalità. Con una media di 2,1 figli per donna sarebbe cioè possibile Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Le firme del Corriere suggeriscono le cose da tenere d’occhio nel corso della giornata Come ogni mattina, il meglio di siti e giornali italiani e internazionali Omar Valentini,
MIGRANTI
Questione di numeri Il numero di migranti arrivati in Italia nel corso dell’ultimo mese ha superato per la prima volta quelli sbarcati in