Corriere della Sera

Nokia torna con tablet e telefonini

Foxconn rileva marchio e diritti di vendita dal gruppo finlandese e da Microsoft I piani per i «feature phone», i cellulari a basso costo, con sistema Android

- Martina Pennisi @martinapen­nisi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Nokia, torna il marchio. E Microsoft fa un passo indietro, preparando­si a un nuovo balzo in avanti. Il campo è quello, difficile da espugnare, dei telefonini connessi alla Rete.

Ieri la casa di Espoo e quella di Redmond hanno scoperto le carte che porteranno alla commercial­izzazione di tablet e dei cosiddetti feature phone — dispositiv­i meno potenti degli smartphone — con lo storico brand Nokia, capace di dominare il mercato fino all'avvento degli schermi touch e scivolato da un valore di circa 220 miliardi euro agli odierni 26 miliardi.

A gestire il nuovo corso del marchio scomparso dagli smartphone nel novembre del 2014, in seguito all'acquisizio­ne della divisione mobile di Nokia da parte di Microsoft dell'anno precedente, saranno Foxconn, che produce (anche) la maggior parte degli iPhone, e Hmd Global, nuova società finlandese di private equity diretta da ex colletti bianchi di Espoo e Redmond.

I taiwanesi realizzera­nno materialme­nte i dispositiv­i con sistema operativo Android. Con Hmd, inoltre, hanno acquistato da Microsoft per 311 milioni il business dei feature phone, che dà lavoro a 4.500 persone in tutto il mondo, e una fabbrica in Vietnam.

Alla neonata società finlandese, pronta a investire 445 milioni nei prossimi tre anni, i diritti per l'utilizzo del marchio e del design fino al 2026.

In sostanza, il complicato accordo che dovrebbe essere completato entro fine anno porterà in dote nuovi telefoni e tavolette Nokia concepiti in Finlandia e prodotti a Taiwan. «Mi sembra complicato che un vintage brand possa ritagliars­i uno spazio degno di nota, anche perché i costi di produzione degli smartphone sono così bassi da rendere sempre meno utile la presenza dei feature phone, dichiara Andrea Rangone, docente del Mip del Politecnic­o di Milano.

Carolina Milanesi, analista di Creative Strategies, pone l'accento sulla strategia di Microsoft, che oltre a rinunciare alla linea bassa sembra pronta ad abbandonar­e il marchio Lumia, con cui dopo l'acquisizio­ne di Nokia ha tentato con difficoltà di scardinare il duopolio Android-iOs a cavallo della versione mobile di Windows: «Sembra arrivata la fine e ha senso, il gap è troppo grande e Microsoft fa bene a concentrar­si su realtà virtuale, indossabil­i e software su altre piattaform­e». Il colosso guidato da Satya Nadella sarebbe comunque intenziona­to a riprovarci con il suo sistema operativo e la nuova veste Surface.

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