Corriere della Sera

Boschi celebra Iotti: sulle riforme nel discorso del ’79 visione coraggiosa

- Marco Gasperetti

I simboli ci sono tutti. Le ciminiere delle acciaierie (se pur spente), la città operaia, il Metropolit­an, uno dei teatri simbolo della sinistra toscana ieri strapieno, la data evocativa della festa della Repubblica. Ma soprattutt­o c’è «Il Discorso», quello che nel 1979 l’allora presidente della Camera Nilde Iotti qui pronunciò, a sorpresa, a favore della modifica del bicamerali­smo perfetto. Maria Elena Boschi, ieri a Piombino per la campagna a favore del sì al referendum sulle riforme, ai simboli di questa atmosfera evocativa ha aggiunto anche la metafora del mito di Sisifo (costretto per l’eternità a portare in cima alla montagna la stessa pietra) «che stavolta possiamo sfatare e arrivare in vetta con le nostre riforme e vincere il referendum».

Mentre fuori dal teatro un gruppo di risparmiat­ori di Banca Etruria ha contestato il ministro con un’iniziativa chiassosa ma pacifica, Boschi ha ricordato più volte Nilde Iotti che proprio da Piombino iniziò la sua campagna per le riforme istituzion­ali. «Non per tirarla per la giacca — ha spiegato — ma per ricordare il suo coraggio, la sua visione e il suo impegno che oggi non onoreremmo dimentican­dola. Perché nessuno di noi vuole ascrivere a comitati per il Sì persone che non ci sono più, a cominciare da Nilde Iotti». Il ministro ha ammonito che in caso di sconfitta al referendum «serviranno ancora anni per poter avere riforme costituzio­nali fondamenta­li per il Paese» e che quella delle riforme costituzio­nali «non è la mia battaglia o quella di Renzi, ma di tutti gli italiani e delle generazion­i. Una battaglia per l’Italia».

 ??  ?? Maria Elena Boschi ieri a Piombino
Maria Elena Boschi ieri a Piombino

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy