Donna incinta avvelenata Il compagno: sono stato io
Bologna, soda caustica in una bibita. Lei ricoverata in rianimazione
Una bibita, qualche sorso, l’improvviso malessere, gli spasmi e la corsa al pronto soccorso. La trentatreenne incinta ricoverata d’urgenza martedì scorso all’ospedale Maggiore di Bologna ignorava la causa di quei dolori lancinanti per i quali è finita in Rianimazione in condizioni gravissime. L’ha saputa dagli investigatori: soda caustica. Aveva bevuto del liquido corrosivo.
Sospettando subito l’avvelenamento, viste le lesioni all’esofago e allo stomaco, i dottori avevano allertato i carabinieri del Nas. La risposta è arrivata in tempi rapidi: veleno. Gli inquirenti hanno così cercato di ricostruire la giornata della donna, bolognese di Bazzano e di origini toscane, sentendo parenti e amici. Fino a seguire la pista del compagno, un trentacinquenne che quella sera era con lei. L’avevano comperata insieme la bibita, al vicino supermercato. Era in una confezione da quattro ed era la prima bottiglietta ad essere stata aperta.
Sentito dai carabinieri, l’uomo ha parlato di contaminazione accidentale, esterna. Ma le indagini hanno indotto gli investigatori a ipotizzare che la soda caustica potesse essere stata messa solo dopo l’apertura della bottiglietta. E quindi da lui. L’uomo è stato fermato con l’accusa di lesioni gravissime. Il feto di sette mesi non sarebbe in pericolo di vita
Per il pm Giuseppe Di Giorgio ce n’era abbastanza per disporre il fermo con l’accusa di lesioni gravissime. Dopo qualche ora di reticenze l’indagato ha fatto delle ammissioni, sostenendo di aver messo una sostanza nella bibita.
Il movente? Per gli inquirenti potrebbe essere legato allo stato di gravidanza della donna, incinta da sette mesi, da quando i due si erano conosciuti. Gli investigatori stanno valutando se, con la sostanza, avrebbe voluto fare abortire la compagna, «temendo forse che il bimbo avesse una malformazione». Ora la donna è ancora in prognosi riservata, le sue condizioni tuttavia migliorano e il feto non sarebbe in pericolo di vita.
Il bimbo sembra fuori pericolo