Il mercatino La vetrina di Eataly A Bari Andrea Guerra lancia la «piazza dei produttori» del Sud «Così gli alimenti migliori saranno distribuiti in tutto il mondo»
Nell’aspetto sarà una sorta di mercatino rionale. Nelle ambizioni è il trampolino di lancio per far arrivare prodotti di alta qualità, ma di nicchia, su scaffali internazionali. È l’ultima iniziativa di Eataly e parte da Bari, dove verrà presentata questa mattina alla presenza del patron Oscar Farinetti e di Andrea Guerra, nuovo presidente della catena di mega store alimentari.
Il progetto non a caso si chiama «Porta del Sud» e allude all’uscio da superare per arrivare a mete più lontane. Si rivolge a produttori, artigiani, coltivatori e allevatori provenienti dall’intera Italia meridionale. A loro viene offerta la possibilità di esporre i prodotti, realizzati in maniera artigianale, in una «piazza dei produttori». Sarà allestita nel grande negozio che Eataly ha aperto a Bari tre anni fa nella vecchia ala monumentale della Fiera del Levante (due piani e settemila metri quadri).
Lo store barese ospiterà gratuitamente e per un mese dieci aziende che saranno selezionate grazie all’aiuto di Slow Food. Ogni trenta giorni un diverso gruppo di imprese: piccoli coltivatori e artigiani esporranno le loro merci e i loro alimenti, ricreando l’atmosfera di un piccolo mercato di quartiere.
«Quelli meritevoli — racconta Guerra in un’intervista con il Corriere del Mezzogiorno — potranno arrivare negli Eataly di tutta Italia e quelli ancora più bravi nei nostri negozi in giro per il mondo, da New York a Chicago, da Seul a Tokyo. In questo modo, noi continuiamo a fare quello che ci diverte e ci intriga di più: scoprire cultura, tradizioni, territori, prodotti». Le modalità
Al centro del progetto c’è la Piazza dei Produttori, una sorta di mercato rionale allestito all’interno del mega store Eataly di Bari (il più grande del Sud Italia: ospita circa 600 mila visitatori all’anno)
La rotazione
Il mercatino ospiterà 10 piccoli produttori ed eccellenze locali, ogni mese diversi. Da lì i migliori cominceranno un viaggio verso le sedi di Eataly in Italia e poi nel mondo, dagli Usa al Giappone, alla Corea Ogni mese saranno ospitate dieci piccole imprese locali scelte insieme a Slow Food
E poi pasta pugliese, salsicce calabresi, torrone irpino. Sono eccellenze del Sud e si sposano, come capita in Puglia ma non solo, con formidabili prodotti tecnologici. Guerra lo sa e lo dice: «Conosco da tempo l’esperienza del Politecnico di Bari. Devo dire che le eccellenze, gastronomiche o tecnologiche, non nascono per caso. Dal nostro punto di vista, il Sud è una delle maggiori ricchezze d’Italia. Ricchezza di terra, di tradizioni, di cultura, di filiera molto forte, ma anche molto fragile. Nel nostro store di Chicago abbiamo mille fornitori, 800 sono negli Stati Uniti grazie a noi. Ne siamo orgogliosi, ma è un trampolino ben organizzato, non è un caso».