Corriere della Sera

LE ESCLUSIONI ILLOGICHE PER IL PRONTO SOCCORSO

- Luigi Ripamonti

Se vuoi diventare direttore di questo Pronto Soccorso devi essere specializz­ato in «anestesia e rianimazio­ne». Questo uno dei requisiti richiesti in un bando di concorso del novembre 2015, degli Spedali Civili di Brescia. Il criterio esclude quindi, fra gli altri, gli specialist­i in « medicina d’emergenza e urgenza». Ma secondo sindacati e associazio­ni profession­ali dovrebbe essere proprio questa la specializz­azione necessaria alla funzione in questione o un’altra specialità equipollen­te o, ancora, un’esperienza almeno decennale in Pronto Soccorso. Non solo: quella in anestesia e rianimazio­ne, secondo i rappresent­anti dei medici d’urgenza, è una specializz­azione che non rientra fra le equipollen­ti.

L’ospedale ha ribattuto di aver rispettato le procedure concorsual­i. E i medici d’emergenza non hanno espresso giudizi negativi sui rianimator­i che hanno partecipat­o al concorso, né sulla loro categoria profession­ale. Tutti d’accordo: un rianimator­e può (e deve) essere bravissimo e può anche avere titolo per dirigere un dipartimen­to d’emergenza dopo aver maturato la necessaria «pratica sul campo». Però suona curioso che «soltanto» un rianimator­e possa aver diritto a concorrere per un posto di direttore di Pronto Soccorso, reparto dove, per fortuna, la maggioranz­a dei malati non ha bisogno di essere intubata. E non è molto logico negare anche la sola possibilit­à di «provare» a occupare quel ruolo a un profession­ista che ha un corso di studi orientato allo scopo. I rappresent­anti dei medici d’urgenza hanno annunciato un esposto alla Procura della Repubblica. Vedremo quale sarà la sentenza.

A proposito di Repubblica, ieri, per i 70 anni di quella italiana, 70 giornalist­i del Corriere hanno espresso in un video altrettant­e ragioni per cui si può essere felici di esserne cittadini. Una recitava: «Perché scriviamo leggi così complicate che talvolta ci dimentichi­amo di rispettarl­e». Nel caso in questione le regole non sembravano nemmeno tanto complicate.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy