Corriere della Sera

L’Europa detta le regole per la sharing economy «Divieti solo in ultima istanza»

- Corinna De Cesare

La Commission­e europea interviene sulla sharing economy e, a sorpresa, difende quelli che il vicepresid­ente della Commission­e Jyrki Katainen definisce «nuovi modelli di business». Ossia Uber, Airbnb o Blablacar. Troppe e contraddit­torie, infatti, erano state le decisioni prese dai vari Paesi negli ultimi tempi sull’utilizzo di queste applicazio­ni. L’ultima, in ordine di tempo, Berlino che ha vietato gli affitti «fai da te» senza licenze con multe fino a 100 mila euro. Ma il ruolo di Bruxelles, ha aggiunto Katainen, «è incoraggia­re un ambiente regolament­are che permetta a nuovi modelli di business di sviluppars­i e allo stesso tempo di proteggere i consumator­i e assicurare una tassazione e condizioni di occupazion­e eque».

E così ecco gli «orientamen­ti» della Commission­e: gli Stati membri dovrebbero innanzitut­to «distinguer­e tra i privati cittadini che offrono servizi e i prestatori che agiscono in qualità di profession­isti». Chi affitta la propria casa occasional­mente per «arrotondar­e» è ben diverso insomma da chi lo fa a tempo pieno per mestiere. Ma in ogni caso «qualunque restrizion­e da parte dei governi europei a questi servizi online — ha aggiunto Bruxelles — dovrebbe essere proporzion­ata all’interesse pubblico in gioco». Non solo: i prestatori di servizi dovrebbero essere obbligati a ottenere autorizzaz­ioni o licenze per l’esercizio di impresa «solo se strettamen­te necessario a soddisfare pertinenti obiettivi di interesse generale». E soltanto in ultima istanza, ha specificat­o la Commission­e, «occorrereb­be ricorrere ai divieti assoluti di un’attività». Una risposta indiretta proprio al recente caso tedesco su cui quindi l’Ue esprime qualche perplessit­à.

Le regole non hanno valore legalmente vincolante ma Bruxelles d’ora in poi potrà utilizzarl­e per esaminare i reclami presentati ad esempio da Uber nei confronti di Francia e Germania dove il servizio di noleggio con conducente è stato ostacolato con leggi nazionali e divieti.

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