Intesa con la Ue, entro l’anno il registro sugli aiuti di Stato
( fr.bas.) «Più certezza, meno burocrazia e più rapidità nel gestire i casi di aiuti di Stato». Il sottosegretario alle Politiche europee, Sandro Gozi, oggi sigla a Bruxelles un accordo di partenariato sulla delicata materia degli aiuti pubblici con la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager. «Un’iniziativa negoziata a lungo — spiega Gozi — che porterà a un maggior coordinamento tra Ue e Italia a tutti i livelli. In un Paese come il nostro, in cui le competenze sono distribuite anche a livello regionale e comunale, è fondamentale che tutti conoscano le regole e mettano in atto controlli perché siano rispettate. Ogni singola amministrazione dovrà aumentare la propria autonomia». I dossier ancora aperti a Bruxelles sono numerosi. «Non è chiuso, ad esempio, il caso del 1997 degli aiuti concessi da Venezia–Chioggia alle imprese locali — ricorda Gozi —. Deve essere chiaro che se un aiuto è incompatibile con le regole Ue, va poi restituito e con gli interessi. I contenziosi sono lunghi, invece le imprese hanno bisogno di certezza». L’accordo va in questa direzione. Viene rafforzato il ruolo del Dipartimento delle Politiche europee istituito presso la Presidenza del Consiglio, che fornirà assistenza agli enti locali, e sarà intensificata la preparazione dei dirigenti. Entro fine anno sarà anche creato un Registro degli aiuti di Stato. « L’accordo è fondamentale perché inaugura un nuovo rapporto con la Commissione e spinge Bruxelles a un cambiamento più generale sulla materia. La sfida oggi non è più solo quella del mercato interno europeo, ma del mercato globale e alle imprese deve essere data la possibilità di competere a parità di condizioni con le realtà extra Ue».
EY apre la caccia all’imprenditore dell’anno
( r.sc.) EY in questi giorni sta raccogliendo le candidature per il 20° concorso EY Imprenditore dell’anno. Nel corso di due decadi il gruppo di consulenza ha scoperto e premiato centinaia di imprese. «I vincitori sono quelli che hanno saputo cogliere il percorso internazionale — afferma Dante Valobra partner Ey e responsabile del concorso — chi ha tassi di crescita significativi e una solida redditività ha affrontato i mercati esteri per tempo». Imprenditori come Alberto Bombassei di Brembo, Fulvio Montipò di Interpump, ma anche realtà più familiari come il brand della moda maschile Kiton, o i tessuti Rubelli o il Ferrari della famiglia Lunelli hanno una quota di export determinante o addirittura sono più noti fuori dai confini che in patria. «Con il premio EY Imprenditore dell’anno — prosegue Valobra — vorremmo trovare e premiare anche quest’anno aziende familiari e realtà territoriali di eccellenza, anche tra le pmi ci sono storie di caratura internazionale». Il vincitore nazionale dell’edizione 2016, come ogni anno, parteciperà alla competizione internazionale che si terrà nel giugno del 2017 a Montecarlo, dove si confronterà con gli altri 65 vincitori di altrettante le nazioni. Quest’anno durante il World entrepreneur of the year award dal 7 al 12 giugno, si svolgerà anche il Family business summit che vede tra i protagonisti Matteo Bruno Lunelli, presidente di Cantine Ferrari, vincitore italiano della categoria Family Business 2015.