Milano e Reggio due emisferi contrapposti a contatto scudetto
Un desiderio immane. Aleggia sulla sfida scudetto che inizia stasera al Forum (20.45, diretta Raisport 1 e Sky sport 1): Milano che non può permettersi di perdere, Reggio Emilia che non vuole perdere. Due emisferi contrapposti del nostro basket. Favorita per obbligo rituale resta la EA7 Emporio Armani, ma la Grissin Bon non sarà la vittima designata. Il fiume delle (eventuali) sette gare scorre tra due rive opposte: Milano, la globalizzazione, la capitale, e il capitale più ingente (l’unico?) sul quale si regge oggi il basket nazionale; Reggio, la provincia, la localizzazione, l’orgoglio di seguire, e sempre più inseguire, una via nazionale, la squadra più «italiana» del campionato. Lo ha detto, senza tergiversare, Jasmin Repesa ( foto); e tutti i giocatori dell’Armani lo hanno ripetuto in coro: «Se non sarà scudetto, sarà un fallimento». Mentre dalla stazione Mediopadana, sotto lo slancio degli archi aerei di Calatrava, sorride e risponde Max Menetti: «L’anno scorso, dopo lo scudetto quasi vinto contro Sassari e perso all’ultimo spasimo, il rimpianto era straziante e tutti pensavamo: quando mai ci ricapiterà di andare in finale? Eccoci di nuovo. Pronti». Al secondo assalto consecutivo, le motivazioni della Grissin Bon potrebbero essere addirittura superiori a quelle dell’ EA7, almeno da un punto di vista emotivo. Milano ha un giocatore immarcabile, Alessandro Gentile: il suo orizzonte è sconfinato e solo lui, da solo, lo può offuscare. Reggio ne ha due, però a chilometraggio ridotto: Rimas Kaukenas e Darius Lavrinovic, classe ed esperienza. Milano ha il miglior fuciliere del campionato, Kruno Simon, al quale Reggio risponderà con il giovane talento, anche difensivo, di Ojars Silins. Poi alla fine sarà tutta una storia diversa e a sbilanciare le sorti ci penseranno, per la Grissin Bon, Aradori, Della Valle e Polonara, la pattuglia acrobatica reggiana, mentre per la EA7 incideranno la forma attuale di Lafayette o il ritorno dal lungo infortunio di Cinciarini, pronto a ribadire la misteriosa legge dell’ex contro Reggio che recupera Veremeenko, il perno interno indispensabile per contrastare Batista. Una sfida tutta da bere.