Sarà l’estate delle «ragazze toste»
l piatto forte è il romanzo d’esordio di Emma Cline, ispirato alle ventenni che nel ’69 uccisero per conto di Charles Manson. Ma anche «Girls on Fire», di Robin Wasserman, su un’amicizia «radioattiva» tra teenager. Perché sarà l’estate delle ragazze toste, anche sugli scaffali.
Qualche anno fa era una garanzia. La trilogia Millennium, di Stieg Larsson, 80 milioni di copie al 2015; «Gone Girl», di Gillian Flynn, che di milioni, solo negli States, ne ha venduti 9, mandando in soffitta lo stereotipo moglie perfetta/amante psicopatica. Poi il trend sembrava essersi esaurito, con l’eccezione de «La ragazza del treno» (Paula Hawkins): 100 mila copie in tre settimane in Gran Bretagna e uno dei film più attesi del 2016, con Emily Blunt nei panni dell’alcolizzata Rachel. Adesso invece torna, con lo stesso fil rouge: tanti saluti al cliché della donzella da salvare. A 25 anni, Cline, il cui «The Girls» ricorda un po’ «Bling Ring» e un po’ «Le Vergini Suicide» di Eugenides, ha scatenato una guerra tra 12 editori, e ha già venduto i diritti per il film.
E se in molti autori maschi la ragazza del titolo scompare già a pagina 2 e il vero protagonista è il detective maschio che la cerca, in «The American Girl» di Kate Horsley proprio all’inizio ricompare, e sarà una reporter a scoprire se è vittima o colpevole.
Così tanti titoli, chiosa la Book Review del New York Times, che il genere rischia la parodia. Arriverà con Amy Schumer, ad agosto, la cui autobiografia fa il verso al primo Larsson: «La ragazza col tatuaggio lombo-sacrale».