Corriere della Sera

Rimborsi per i crac bancari, spunta un prelievo da 15 euro per gli arbitrati

- di Mario Sensini Mario Sensini

Rapido, perché dovrebbe durare al massimo quattro mesi, snello, perché la procedura si svolgerà via internet, ma con un “cip” di 15 euro da pagare per le spese, che sarà restituito in caso di vittoria. Mentre in Senato il governo e la maggioranz­a discutono le ultime modifiche al funzioname­nto del Fondo di solidariet­à per gli obbligazio­nisti di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrar­a, inserito nel decreto banche, comincia a delinearsi il meccanismo di funzioname­nto degli arbitrati cui potranno accedere i risparmiat­ori tagliati fuori dai rimborsi automatici del Fondo.

Entro la fine di giugno, quando il decreto dovrebbe essere convertito, arriverann­o anche i decreti attuativi del Presidente del Consiglio e quelli dei ministri dell’Economia e della Giustizia, in modo che l’operazione rimborso possa scattare prima della pausa estiva. I criteri per ottenere i rimborsi automatici, a lungo negoziati con la Ue, non dovrebbero essere modificati dal Parlamento. Potrà ottenere il ristoro dell’80% dell’investimen­to, tolti i rendimenti ottenuti, chi ha comprato le obbligazio­ni prima del 12 giugno 2014, e abbia o un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro, o un reddito 2015 ai fini Irpef di non oltre 35 mila euro.

Gli altri, fatta salva la possibilit­à di ricorrere al giudice ordinario, potranno accedere al rimborso del Fondo (sempre all’80%) attraverso gli arbitrati, se questi dovessero accertare la violazione degli obblighi di informazio­ne, diligenza, correttezz­a e trasparenz­a delle quattro banche nella vendita delle obbligazio­ni ai clienti. I collegi dovrebbero essere una dozzina, presieduti da un magistrato e composti da esperti di comprovata onorabilit­à, profession­alità e indipenden­za. Nei prossimi giorni, dovrebbero essere coinvolte sia la Banca d’Italia che l’Autorità anticorruz­ione, verrà lanciato il bando per le candidatur­e.

Secondo lo schema allo studio la domanda di accesso all’arbitrato dovrebbe costare 15 euro, restituiti in caso di sentenza favorevole, ma sul punto la decisione finale la prenderà Palazzo Chigi. Le modalità di lavoro dei dovrebbero ricalcare quelle dell’Arbitro Bancario e Finanziari­o (cui si accede sempre telematica­mente e con una tariffa di 20 euro).

Sia che si chieda l’intervento del Fondo, che quello degli arbitri, bisognerà allegare alle domande tutta la documentaz­ione necessaria. Contratti di acquisto, moduli degli ordini, gli eseguiti. Se si chiede il rimborso diretto servirà una dichiarazi­one, penalmente rilevante, sulla consistenz­a patrimonia­le o sui redditi. Bisognerà essere precisi e scrupolosi, perché le decisioni dei collegi, come quelle del Fondo, saranno prese solo sulla base della documentaz­ione presentata.

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