Irlanda, per S&P’s nel 2017 il debito sotto l’80% del Pil
Standard and Poor’s ha confermato il rating sovrano dell’Irlanda ad «A+» con outlook stabile. L’agenzia prevede che il nuovo governo di minoranza continuerà a «perseguire politiche economiche aperte ed attive e continuerà la politica di risanamento dei conti pubblici». Inoltre, grazie alla rapida crescita del Pil nominale, il debito pubblico dovrebbe scendere sotto l’80% del Pil nel 2017. L’outlook resta per altro stabile perché — è spiegato in una nota dell’agenzia — il potenziale di miglioramento del rating legato alla posizione fiscale dell’Irlanda è controbilanciato dai rischi associati a fattori esterni, quali una possibile Brexit o una domanda globale più debole. La recente performance economica dell’Irlanda — rilevano gli analisti — ha superato quella della maggior parte dei Paesi della zona euro e anche quella di altri Stati con livelli simili di sviluppo e ha fatto sì che il Pil abbia superato i livelli pre-crisi. La crescita reale del Pil è stata infatti del 7,8% nel 2015 contro l’1,5% medio della zona euro. L’agenzia prevede che la disoccupazione continuerà a calare verso i livelli precrisi nel 2016-19 e che la migrazione netta tornerà verso lo zero entro la fine di quest’anno. Inoltre le prospettive demografiche dell’Irlanda sono nettamente più favorevoli di quella della maggior parte dei Paesi europei. S&P prevede che il tasso di crescita del Paese si faccia più moderato, al 3% annuo. La crescita sarà sempre più trainata dalla domanda interna, ma continuerà ad avere il sostegno dalle esportazioni. Il reddito delle famiglie, infine, sarà sostenuto dal mercato del lavoro in miglioramento e dal taglio delle tasse.