I volti della principessa
Emilia Clarke, star in tv con il «Trono di spade»: una svolta romantica per conquistare Hollywood
immaginari, forze oscure e miti in un passo a due tra magia e realtà. Ha sostituito Guerre Stellari per tutti i giovani e con i suoi nobili e proletari fa concorrenza (e ride), ma in modo decisamente diverso, a Downton Abbey! ».
La popolarità non la infastidisce «anche perché senza la parrucca del mio ruolo in “Trono di Spade” nessuno o quasi mi riconosce» ed è grata al successo «perché mi ha facilitato la conoscenza delle persone che mi interessano: scrittrici come Donna Tartt, architetti e registi. Certo, sono soddisfatta di essere stata scelta da Phillip Noyce per il suo nuovo film Above Suspicion, e spero tanto che uno dei miei ultimi impegni, La voce della pietra, dal libro dell’autore italiano molto premiato, Silvio Raffo, partecipi a tutti i prossimi e importanti festival. Una delle cose che mi piacciono di più, un vero privilegio, è viaggiare per il mio lavoro».
Osserva, schietta e determinata: «Per il resto, il successo non mi ha cambiata affatto e, sempre mio fratello, che è il mio barometro della realtà, sostiene che per avere una lunga carriera il lavoro che mi aspetta è ancora molto anche nel Trono di spade. Non ho dubbi sul successo globale di questa serie: insegna a tutti
La parrucca bionda della serie mi protegge dall’assedio dei fan: non mi riconoscono quando vado in giro con i miei capelli neri
che cosa significa essere “umani”, basta leggere i continui messaggi, scambi, approfondimenti di milioni di fan e anche studiosi su Twitter o su Instagram».
Per nulla ossessionata dai Melò Emilia Clarke e Sam Claflin (29) nel film «Io prima di te» di Thea Sharrock social media («cerco di evitarli»), la star è l’esempio di una giovane donna di oggi arrivata in ogni campo e che si batte per la parità di genere, al di là dei doveri per i red carpet, le campagne pubblicitarie di film e serial «imposti anche dai contratti. Hollywood è accorta e lungimirante in questo». Legata alla sua famiglia, decisa a non lasciare mai Londra per gli Stati Uniti, scherza: «anche Sir Laurence Olivier e Sir Arthur John Gielgud andavano a Hollywood solo per lavoro. Sono loro, nei film di ieri o nelle rarissime registrazioni teatrali, gli attori che studio».
Emilia è anche un’icona fashion per tante ragazze: «quando qualcuna mi chiede consigli sulla vita, sul lavoro, ricordo che prima di guardare Il Trono di spade devono leggere buoni libri».