Frenata Silvio: «I cinesi mi dimostrino che vogliono fare un grande Milan»
Berlusconi chiede garanzie ma la trattativa procede e la cordata è decisa a investire
Ondivago nelle sue dichiarazioni («i cinesi mi vogliono cacciare», «mi hanno chiesto di fare il regista del calciomercato» ha dettato nel giro di 72 ore), Silvio Berlusconi ieri si è lasciato andare a un commento assai prudente sull’esito della trattativa di cessione del 70% delle quote del Milan. «Siamo in negoziazione con un gruppo di fondi e società che vengono dalla Cina, due di queste con fatturati di decine di miliardi e con una partecipazione dello Stato cinese» ha spiegato il presidente rossonero a Radio Centro Suono Sport. «Ma non so se possiamo arrivare a concludere, non hanno ancora risposto circa il loro impegno» a fornire i finanziamenti annuali necessari per «riportare il Milan protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Il closing ci sarà solo se vorranno impegnarsi in questo senso». Dichiarazioni di circostanza o espressione di scetticismo reale da parte di un uomo che non ha intenzione di privarsi dell’azienda che più di ogni altra considera il proprio divertissement? Anche in passato, ha aggiunto l’ex Cavaliere «c’erano stati contatti con una decina di gruppi. Ma quando si passava a considerare il futuro del Milan e mettevamo nero su bianco la necessità di fondi annuali per riportare la squadra protagonista, nessuno si è voluto impegnare». Stavolta però al netto delle frasi del leader di Forza Italia i colloqui fra Fininvest e la cordata cinese, rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, procede senza frenate.
Di più. La cordata, che non ha dato particolare peso alle esternazioni del presidente, rivendica la serietà del progetto pluriennale basato su quattro tipi di investimento per consentire al Milan di tornare a essere una squadra di primissimo
Nubi sull’impegno
«Non so se potremo chiudere, non hanno ancora risposto circa il loro impegno»
livello. Le risorse saranno distribuite fra mercato, stadio, sviluppo della struttura commerciale in Asia e copertura delle perdite.
Il business plan già presentato a Silvio comprende la cifra di 400 milioni per la costruzione di un nuovo impianto e 1 miliardo in totale di investimenti suppletivi alla cifra che occorre per acquistare le quote (cioè 500 milioni per il 70% ). Nei prossimi giorni verrà costituito il fondo, gestito da manager con competenze nella gestione di società sportive internazionali, sottoscritto da