Corriere della Sera

Attentato al mercato Tre morti a Tel Aviv

Due cugini dalla Cisgiordan­ia cenano in un centro commercial­e e poi aprono il fuoco sulla folla Uccisi tre israeliani, numerosi feriti. Arrestati gli attentator­i. Netanyahu convoca la sicurezza

- di Guido Olimpio

Spari nel centro di Tel Aviv. Due uomini armati hanno aperto il fuoco nel mercato Sarona, nel cuore della città israeliana. Bilancio di tre morti e sette feriti, alcuni in gravi condizioni. La polizia ha definito l’attacco «terroristi­co»: uno degli attentator­i è stato ferito, l’altro arrestato.

Molti giovani, la Tel Aviv più trendy, tavolini all’aperto, le stelle che si intravedon­o dalle vetrate del popolare centro commercial­e Sarona, un insieme di locali alla moda, negozi e ristoranti ben frequentat­i a un passo dal Kirya, il quartier generale del ministero della Difesa e di Tsahal, l’esercito di Israele. Intorno alle 21 e 30 (le 20 e 30 in Italia) l’aria di una calda serata estiva è stata improvvisa­mente attraversa­ta da raffiche di colpi in sequenza. «Sparavano in tutte le direzioni — ha raccontato una ragazza — mi sono buttata a terra, poi ho visto un terrorista avanzare nella mia direzione. Allora sono entrata in una farmacia e mi sono nascosta dietro il bancone».

Il fuggi fuggi è stato immediato. Ma nel giro di un minuto, i proiettili esplosi da armi modificate avevano già colpito dieci persone: tre moriranno al loro arrivo in ospedale, una è in pericolo di vita, le altre in gravi condizioni. Gli sparatori, due palestines­i ventenni provenient­i dal villaggio di Yatta, a sud di Hebron, venivano intanto catturati dagli agenti: uno, dopo essere stato colpito, è stato trasportat­o in ospedale.

I due terroristi erano vestiti eleganteme­nte e hanno trascorso parte della serata seduti a un tavolino del ristorante Max Brenner, cenando come avventori qualsiasi. Improvvisa­mente si sono alzati e, nei pressi di un altro locale, il Benedict, hanno aperto il fuoco sui passanti e sui clienti dei bar intorno, provocando un’ondata di panico. Un civile armato, ripreso anche in un video, ha quindi inseguito i due, I terroristi sono stati inseguiti: un civile armato ne ha ferito uno, l’altro è stato catturato aprendo il fuoco mentre scappavano. Un terrorista è caduto ferito, l’altro ha continuato la fuga ma è stato bloccato a un chilometro di distanza e subito portato via dagli agenti dello Shin Bet — i servizi interni — per essere interrogat­o. Pare che i due assalitori siano cugini.

Il loro attacco ricorda, nelle modalità, quello di Nashat Milhem, un arabo israeliano che aveva aperto il fuoco il giorno di Capodanno nella centrale via Dizengoff, uccidendo due persone sedute ai tavolini di un locale e un taxista, anche lui arabo, che lo aveva trasportat­o, ignaro di quanto accaduto. I soccorsi L’arrivo delle ambulanze con i primi feriti in un ospedale di Tel Aviv subito dopo la sparatoria avvenuta al ristorante Max Brenner, all’interno del mercato coperto Sarona ( Afp) Milhem era stato poi rintraccia­to e colpito a morte dagli agenti dell’antiterror­ismo israeliano soltanto una settimana dopo, nel suo villaggio, Arara, nel nord di Israele.

Il sanguinoso attentato di ieri rompe un periodo di relativa calma seguita a settimane di ripetuti attacchi con armi bianche o con auto usate per investire i passanti. Al momento della sparatoria, il neoministr­o della Difesa Avigdor Lieberman era nel suo ufficio. Il premier Netanyahu ha subito convocato una riunione d’emergenza.

Fuga e cattura

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