Corriere della Sera

Il tempio dei 100 ricercator­i (richiamati anche dall’estero) che studia nuovi farmaci

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re esiti importanti sull’artrosi, che è un po’ il mio campo. Avviatissi­mo un piano rivolto alle malattie neuroveget­ative». In questo settore, Alzheimer e Parkinson, Rovati ha fatto rientrare due ricercator­i dal grande futuro. «Erano ben inseriti e lavoravano alla Columbia University, a New York, in un centro guidato da un premio Nobel». Ha messo a loro disposizio­ne un laboratori­o e un team. «È mia intenzione fare la Biotech più grande in Italia». Fiducia nel Paese quindi? «Sono animato dalla visione e dall’ottimismo, ma anche dalla concretezz­a: caratteris­tiche del ricercator­e. Io non pretendo grandi finanziame­nti, non sono mica convinto che lo stato ci debba finanziare, quello che chiedo con forza è che non ci mettano ostacoli. Ci lascino lavorare e fare ricerca». Quanto guadagna uno scienziato? «Dipende dalla sua voglia di crescere:

Rottapharm Biotech

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