Noi alla maturità un anno in anticipo
Media alta e programmi concentrati in dieci mesi: ecco i volti e le storie degli «abbreviatari»
Si chiamano «abbreviatari», in gergo tecnico. Sono gli studenti che accedono agli esami di Stato un anno prima, in quarta superiore. In virtù, si capisce, del loro merito scolastico. I requisiti sono stretti: avere almeno 7 in tutte le materie al secondo e al terzo anno e addirittura l’8 al quarto. Basta un 6 a «macchiare» la pagella per essere esclusi. A tentare l’impresa sono pochi, pochissimi anzi. Quest’anno, nel Milanese, solo due studenti di quarta si presenteranno alla maturità il prossimo 22 giugno. «Ma questo non vuol dire — spiegano dall’Ufficio scolastico regionale (il vecchio provveditorato) di Milano — che ci sono pochi studenti preparati». Non tutti gli alunni che hanno i requisiti, infatti, scelgono di intraprendere la procedura. Accumulare il programma di studi del quarto anno e quello del quinto è piuttosto arduo. E anche chi ci prova, all’ultimo può trovarsi a dover rinunciare.
Spesso sono gli insegnanti a segnalare alcuni ragazzi e a supportarli nelle procedure burocratiche necessarie. E a fornire il programma di studi adatto per prepararsi. «Le materie umanistiche — spiegano i docenti — possono essere seguite con il resto della classe per quanto riguarda il programma di quarta e integrate a casa per gli argomenti di quinta». Diverso è per matematica. In questo caso, si tratta di accelerare i tempi e fare tutto in autonomia. C’è poi l’aspetto umano da considerare: «saltare» la quinta vuol dire abbandonare la propria classe un anno prima. Col rischio di avere rimpianti da Notte prima degli esami per tutta la vita.