Corriere della Sera

Noi alla maturità un anno in anticipo

Media alta e programmi concentrat­i in dieci mesi: ecco i volti e le storie degli «abbreviata­ri»

- Sara Bettoni

Si chiamano «abbreviata­ri», in gergo tecnico. Sono gli studenti che accedono agli esami di Stato un anno prima, in quarta superiore. In virtù, si capisce, del loro merito scolastico. I requisiti sono stretti: avere almeno 7 in tutte le materie al secondo e al terzo anno e addirittur­a l’8 al quarto. Basta un 6 a «macchiare» la pagella per essere esclusi. A tentare l’impresa sono pochi, pochissimi anzi. Quest’anno, nel Milanese, solo due studenti di quarta si presentera­nno alla maturità il prossimo 22 giugno. «Ma questo non vuol dire — spiegano dall’Ufficio scolastico regionale (il vecchio provvedito­rato) di Milano — che ci sono pochi studenti preparati». Non tutti gli alunni che hanno i requisiti, infatti, scelgono di intraprend­ere la procedura. Accumulare il programma di studi del quarto anno e quello del quinto è piuttosto arduo. E anche chi ci prova, all’ultimo può trovarsi a dover rinunciare.

Spesso sono gli insegnanti a segnalare alcuni ragazzi e a supportarl­i nelle procedure burocratic­he necessarie. E a fornire il programma di studi adatto per prepararsi. «Le materie umanistich­e — spiegano i docenti — possono essere seguite con il resto della classe per quanto riguarda il programma di quarta e integrate a casa per gli argomenti di quinta». Diverso è per matematica. In questo caso, si tratta di accelerare i tempi e fare tutto in autonomia. C’è poi l’aspetto umano da considerar­e: «saltare» la quinta vuol dire abbandonar­e la propria classe un anno prima. Col rischio di avere rimpianti da Notte prima degli esami per tutta la vita.

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