Corriere della Sera

Board Unicredit, allo studio il profilo del ceo

- Di Fabrizio Massaro

Il profilo c’è, ora bisogna trovare chi lo incarni: è quello del nuovo ceo di Unicredit che sostituirà Federico Ghizzoni. Oggi al board il cacciatore di teste Egon Zenhder descriverà l’esigenza di trovare un esperto di banca commercial­e, di standing internazio­nale, in grado di gestire una realtà radicata in 17 Paesi. A prescinder­e dalla nazionalit­à. Tuttavia è indubbio che molti soci, a partire dalle fondazioni Crt, Cariverona, Carimonte fino ai soci privati (Del Vecchio, Caltagiron­e) preferireb­bero un banker italiano. Da qui sarebbe nato l’appello dell’ente veronese a «fare presto». Non solo perché il titolo continua a calare: ieri -4,5% a 2,55 euro, minimo da quasi quattro anni; ma anche perché allargando il campo, potrebbe spuntare un outsider in grado di scompagina­re un quadro che con pazienza cercano di mettere a posto consiglier­i e soci, a cominciare dagli arabi di Aabar fino ai fondi internazio­nali come BlackRock (da ieri primo socio al 5,11%). Tra i papabili ci sono sempre Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, e Marco Morelli di BofaMerril­l Lynch, e i capi italiani di banche estere come Flavio Valeri (Deutsche Bank), Giampiero Maioli (Cariparma-Credit Agricole).

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