Le Rossana tornano italiane Il polo con Charms e Sanagola
L’azienda piemontese Fida rileva il marchio dalla Nestlé. Il ruolo di Balconi
Torna in Italia la proprietà delle caramelle Rossana, marchio storico dell’industria dolciaria nazionale che da quasi 30 anni era in portafoglio alla Nestlé-Perugina. E che adesso approda ad Asti, in Piemonte, uno dei cuori produttivi del settore. Ieri la multinazionale svizzera, affiancata dai consulenti di Vitale & co, ha infatti firmato il contratto preliminare di vendita del ramo d’azienda che include anche i marchi Fondenti, Glacia, Fruttallegre, Lemoncello e Spicchi. Un portafoglio di attività che ora passa alla Fida di Castagnole delle Lanze che si occuperà di produrre e rafforzare la terza caramella più venduta in Italia. Nasce così un polo di marchi di tradizione che parte con una quota di mercato del 3,5% e con un fatturato, inclusa l’acquisizione appena firmata, sopra i 20 milioni
Dietro il nome dell’azienda piemontese c’è una scuderia di marchi molto noti: Charms e Sanagola per primi, che Fida aveva comprato dal gruppo olandese Leaf, il quale a sua volta li aveva acquistati da Motta-Alemagna. L’impresa astigiana è infatti cresciuta anche rilevando pezzo dopo pezzo antichi brand nazionali, finiti nel tempo alle grandi multinazionali. Era la fine degli anni 80 e i big esteri dell’alimentare e del grande consumo avevano fatto shopping di nomi storici del made in Italy.
La Nestlé aveva acquistato il complesso di attività e marchi Buitoni-Perugina dalla Cir di Carlo De Benedetti, e con questo anche il polo dolciario delle caramelle inventate, assieme al Bacio Perugina, dall’immaggioranza Con questa acquisizione l’azienda di Asti sale a circa 22 milioni di ricavi prenditrice Luisa Sargentini Spagnoli, tra i fondatori della Buitoni. Ma la sfida sui mercati internazionali e la ricerca di prodotti globali ha spinto le multinazionali a focalizzare l’impegno economico. Nestlé, guidata in Italia da Leo Wencel, conta su 2,2 miliardi di ricavi, dà lavoro a 5 mila persone in 14 stabilimenti e ora punta gli investimenti sui prodotti a base di cioccolato di Perugina e il sito di San Sisto.
La sfida delle caramelle dall’involucro rosso passa così ad Asti. Dietro la società fondata nel 1973 dall’imprenditore Franco Aldesano, ci sono alcuni interpreti noti nel mondo dolciario nazionale. I soci di Il gruppo svizzero concentra gli impegni sul cioccolato Perugina nel sito di San Sisto sono infatti i fratelli Fabio e Maurizio Balconi, i fondatori di quella Balconi, azienda di merende e prodotti da forno, rilevata dal fondo Clessidra tre anni fa e in seguito ceduta al gruppo dolciario irlandese Valeo foods. Al loro fianco, c’è Eugenio Pinci che di Fida è anche presidente, amministratore delegato e socio dal 2006, quando rilevò l’azienda con il supporto del private equity del Credem ( poi uscito dalla compagine). Alle spalle Pinci ha una carriera trascorsa in Motta e Alemagna, poi in Cadbury dove aveva già gestito la cessione di Saila e Halls Mentho lyptus. Con questa acquisizione, Fida (assistita dall’advisor Fineurop Soditic) affronterà il mercato con nuovi investimenti, anche in altre acquisizioni, partendo da un portafoglio che include anche i marchi Gocce, Tenerezze e Bonelle gelées.
I ricavi Investimenti