Corriere della Sera

Clienti business, istruttori­a Antitrust su Poste

Segnalazio­ne di Nexive. L’Authority si muove su ipotesi di abuso di posizione dominante

- Andrea Ducci

L’Antitrust apre una istruttori­a su Poste Italiane. Il gruppo guidato da Francesco Caio finisce sotto il faro del Garante della concorrenz­a che intende verificare eventuali condotte abusive sul mercato postale. In particolar­e, gli uffici dell’Authority di piazza Verdi si sono mossi in seguito alla segnalazio­ne da parte di Nexive, competitor di Poste, in merito ad alcune offerte commercial­i che configurer­ebbero un abuso di posizione dominante da parte dell’ex monopolist­a. Il campo della discordia tra i due operatori postali riguarda, come indicato dall’Antitrust, «le condotte volte ad escludere l’operatore concorrent­e Nexive dal settore dei servizi di corrispond­enza per i grandi utenti business».

L’evidenza di alcune pratiche scorrette da parte di Poste risiedereb­be nel «diniego del servizio Posta Time (un prodotto a valore aggiunto che consente, per grandi quantitati­vi di lettere, l’invio e il recapito Secondo l’authority la concorrent­e Nexive non potrebbe replicare le offerte di Poste a data, ora e luogo certi, ndr) ai concorrent­i e nella contestual­e offerta a questi ultimi della sola Posta Massiva (un prodotto più basico, ndr), a prezzi ben più elevati di Posta Time». A questo si aggiungere­bbe secondo la nota del Garante « l’applicazio­ne di sconti selettivi e fidelizzan­ti sui prezzi di listino di Posta Time ai clienti finali e di una copertura territoria­le variabile di quest’ultimo servizio».

Nexive, guidata da Luca Palermo, avrebbe, insomma, ottenuto da Poste Italiane condizioni economiche meno vantaggios­e rispetto a quelle che l’azienda di Caio offre ad alcuni clienti. Con la fattispeci­e che i servizi di recapito oggetto dell’istruttori­a riguardano anche aree dove è presente esclusivam­ente la rete di Poste Italiane. Nexive non potrebbe, insomma, in alcun modo replicare o migliorare le offerte del competitor, se non perdendo denaro. Ieri l’Authority ha svolto anche un’ispezione presso la sede di Poste, che fa sapere di avere «offerto piena collaboraz­ione nella fase ispettiva», aggiungend­o di confidare che «il procedimen­to accerterà l’assenza di qualsiasi infrazione».

L’accusa

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