Corriere della Sera

Berlusconi operato per 4 ore «Tutto bene, ora tocca a lui»

Sostituita la valvola aortica, ora è in rianimazio­ne. Le parole prima dell’intervento: «Sono pronto» Confalonie­ri: «È forte, supererà anche questa». Le lacrime di Pascale alla finestra dell’ospedale

- Di Tommaso Labate e Simona Ravizza Bocconi, Caccia

La giornata più lunga dell’ex premier inizia ieri alle 8.40 del mattino: «Sono pronto», dice Berlusconi prima di entrare in sala operatoria al San Raffaele di Milano. Seguono quattro ore di operazione, eseguita dal cardiochir­urgo Ottavio Alfieri, per sostituire la valvola aortica. Alla fine il medico di fiducia Alberto Zangrillo annuncia: «Tutto bene, come previsto». Sollievo tra i familiari, in lacrime la compagna Francesca Pascale. Il socio storico Ennio Doris: «Lo pregherò di pensare a se stesso per una volta e rallentare».

MILANO Una notte per il risveglio di Silvio Berlusconi. Ma l’intervento chirurgico a cuore aperto del leader di Forza Italia, 79 anni, è riuscito. Il medico di fiducia Alberto Zangrillo è tranquillo: «Tutto bene, come previsto».

La giornata più lunga dell’ex premier inizia ieri alle 8.40 del mattino: «Sono pronto», dice Berlusconi prima di entrare in sala operatoria. Seguono quattro ore di operazione, eseguita dal cardiochir­urgo Ottavio Alfieri, per sostituire la valvola aortica, la più importante per fare affluire il sangue al cuore. Il suo malfunzion­amento ha provocato il grave episodio di scompenso cardiaco di dieci

giorni fa, quello che ha portato al ricovero e alla decisione di operarlo. Al termine dell’intervento Berlusconi viene trasferito in Terapia intensiva, ancora sedato: il suo risveglio è previsto per stamattina, per farlo uscire dalla Rianimazio­ne verosimilm­ente tra questa sera e domani. Il Cavaliere trascorrer­à, quindi, un’altra settimana in ospedale, ma nella stanza suite al sesto piano dell’edificio Diamante.

Le guardie del corpo dell’ex premier non lo mollano neppure per un minuto, sempre lì al suo fianco, persino fuori dalla sala operatoria, dove il battito del cuore viene fermato per un’ora, con il leader di FI attaccato alla macchina cuorepolmo­ni (Ecmo). L’intervento finisce alle 12.30: ad aspettarlo in Terapia intensiva c’è la compagna Francesca Pascale, apparsa commossa fin dalla mattina quando si sporge alla finestra della camera del leader azzurro. Lacrime agli occhi e fazzoletto in mano.

In ospedale arriva anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonie­ri, l’amico di una vita che insieme con i figli negli ultimi giorni ha innalzato un muro di protezione intorno a Berlusconi. La sua convinzion­e: «Il Cavaliere è forte e supererà anche questa». Il consiglier­e politico Gianni Letta, tra i pochi visitatori ammessi al letto dell’ex premier, è tra i primi a ricevere la telefonata dell’ospedale sull’esito dell’intervento. In un discorso pubblico a Roma per il premio giornalist­ico Biagio Agnes, il fedelissim­o di Berlusconi interrompe il suo discorso, per rispondere al cellulare e spiegare poi: «Tutto bene. Ero un po’ in ansia, scusate... ». Sollevato anche il fratello Paolo, editore de Il Giornale: «L’operazione è andata bene — dice all’uscita dal San Raffaele, l’ospedale fondato da don Luigi Verzé e salvato dal crac dall’imprendito­re Giuseppe Rotelli all’inizio del 2012 —. Eravamo sereni prima e siamo ancora più sereni adesso. Ora spetta a lui completare l’opera, però sicura- mente il suo cuore è forte. Sono certo che supererà anche questa prova e tornerà tra noi come è sempre stato e con ancora più determinaz­ione. Resterà sedato ancora un po’, perché i medici hanno bisogno di avere risposte su come al risveglio reagirà l’organismo nella sua completezz­a».

Almeno nella giornata dell’intervento chirurgico sembrano fermarsi le polemiche politiche su un’ipotetica succession­e che negli scorsi giorni hanno fatto infuriare la famiglia, in primis la primogenit­a Marina, decisa a proteggere il padre da qualunque stress. Più le ore passano, più la tensione sembra smorzarsi. Berlusconi stesso, poco prima di entrare in sala operatoria, aveva ammesso: «Sono naturalmen­te preoccupat­o. Ma sono stato molto confortato dalle tante dimostrazi­oni di stima, sostegno e affetto che mi sono pervenute da ogni parte, anche dai cosiddetti avversari politici». Per la prima volta in un comunicato il leader di FI si era affidato a Dio e lunedì aveva voluto restare solo per un quarto d’ora con il cappellano del San Raffaele, don Matteo. Acqua passata. Adesso è il momento del risveglio.

@SimonaRavi­zza

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Pianto Francesca Pascale, compagna di Berlusconi, cede alla tensione
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