Corriere della Sera

«Strada in salita per il primo mese Ma può tornare l’uomo di prima»

- S. Rav. @SimonaRavi­zza © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO «Ci sono tutte le premesse per riavere il Berlusconi di prima». Alberto Zangrillo, 58 anni e da quindici medico di fiducia del leader di Forza Italia, l’ha ribadito più volte: «Sarà un uomo che dal punto di vista della vitalità starà meglio di prima». E questo è il suo pensiero anche al termine dell’intervento chirurgico a cuore aperto con cui è stata sostituita la valvola aortica all’ex premier.

Nelle ultime settimane Zangrillo, alla guida dell’Anestesia e rianimazio­ne del San Raffaele, si è preoccupat­o parecchio per le condizioni di salute di Berlusconi, tanto da vietargli di chiudere praticamen­te in contempora­nea, cioè solo a tre ore di distanza, le due campagne elettorali per i sindaci di Milano e Roma. E la situazione è andata aggravando­si: proprio durante il fine settimana delle amministra­tive il leader di Forza Italia si è sentito male due volte (tra sabato notte e domenica e sul volo di rientro da Roma domenica pomeriggio). Così chi lo conosce sa che le decisioni mediche prese da Zangrillo nei giorni seguenti hanno avuto un solo obiettivo: mettere

in condizione Berlusconi di decidere cosa fare del suo futuro, consapevol­e che l’uomo sceglie solo con la sua testa. «Berlusconi in pensione? Sarebbe come un leone in gabbia», ha ammesso il medico a CorriereTv.

Ciò non toglie — e Zangrillo l’ha ricordato più volte anche durante le conferenze stampa — che la strada di Silvio Berlusconi sarà in salita. Almeno per il prossimo mese. C’è da seguire la riabilitaz­ione: esercizi di fisioterap­ia per riprendere al meglio le funzioni motorie e respirator­ie. E il cuore, sottoposto a un trauma chirurgico, deve avere soprattutt­o il tempo di guarire. Non c’entra l’elisir di lunga vita cui Berlusconi ha sempre ambito, qui c’è da capire se il leader di Forza Italia avrà la forza di tornare alla politica. E, su questo punto, Zangrillo è sempre stato netto: «Berlusconi ha rischiato di morire, ma ora potrà tornare a fare quello che vuole. Anche se io, da amico, gli dico: “Ma chi te lo fa fare?”».

Le dichiarazi­oni che il medico ha rilasciato negli ultimi giorni, per la prima volta, hanno mostrato un Berlusconi fragile. Ma adesso è lo stesso Zangrillo a guardare al futuro con ottimismo. Anestesist­a Alberto Zangrillo, 58 anni, primario di Anestesia e rianimazio­ne del San Raffaele, è il medico di fiducia di Berlusconi

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