Consob, l’altolà di Alfano al governo
Il ministro dell’Interno: «Stop agli attacchi, il presidente Vegas è stimato e competente» Calenda abbassa i toni: non volevo provocare polemiche. Il confronto nell’Authority
«Il governo non deve e non può attaccare le Autorità di Garanzia. In ballo non c’è la persona del presidente Vegas, peraltro stimato per la sua serietà e competenza, ma una corretta relazione tra le istituzioni». Lo ha detto ieri il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Il caso Consob fa un salto di qualità: era un problema di rapporti fra le istituzioni, fra governo e Autorità di garanzia e controllo dei mercati, ora è anche un affare interno di maggioranza. Per di più con una postilla di non poco conto: «C’è una grande questione di opportunità — ha aggiunto Alfano — gli osservatori della riforma costituzionale rilevano l’assenza o la debolezza di un sistema di organi di bilanciamento o di garanzia rispetto al rafforzato ruolo dell’esecutivo, al punto che l’anno rimanente dopo il referendum e prima del voto dovrà essere impiegato per realizzare quanto è carente in termini di sistemi di garanzia. Di fronte a queste obiezioni, cominciare ad attaccare le autorità indipendenti di garanzia, può rappresentare un pessimo presagio sul futuro e un ottimo argomento per i sostenitori del No alla riforma».
Non c’è bisogno di leggere A nessuno conviene una crisi della Consob con i mercati in altalena per la Brexit Maurizio Gasparri.
Resta comunque un dato: anche se a Palazzo Chigi ufficialmente tacciono, come al ministero dell’Economia, non è difficile cogliere un giudizio diffuso dentro l’esecutivo, condiviso dallo stesso premier. Quella di Vegas infatti viene bollata come una gestione «autocratica e poco collegiale», in cui l’ex esponente di Forza Italia escluderebbe sistematicamente i quattro membri della commissione dell’autorità dalle questioni più importanti.
Nel governo si fa notare che in questo momento a nessuno conviene una crisi dell’organismo, i mercati fibrillano già abbastanza per varie ragioni, a cominciare dalla Brexit, troppe per aggiungere una polemica interna e con implicazioni istituzionali.
Viene aggiunto però che nella prossima riunione della Consob dovrebbe esserci un chiarimento interno fra i commissari e Vegas, nell’interesse dell’efficienza della stessa Authority. Niente a che vedere con una sfiducia, ma solo la richiesta di un riequilibrio dei rapporti interni, a beneficio di un organismo maggiormente funzionale.
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