Il no Imu day di Renzi La minoranza non ci sarà
Domani il Pd sarà in piazza, o, meglio, in tutte le piazze italiane, per festeggiare la fine dell’Imu e della Tasi decretata dal governo Renzi. Ovviamente, parteciperà all’iniziativa solo la maggioranza del partito, perché, come da copione, la minoranza ha deciso di attuare una sorta di boicottaggio soft.
Eccezion fatta per qualche raro caso (Miguel Gotor, che sarà con Roberto Giachetti, a Roma), i bersaniani propendono per tenersi lontani da queste manifestazioni. La motivazione è la stessa adottata per giustificare il loro rifiuto di partecipare alla campagna di mobilitazione per il referendum costituzionale: ora bisogna pensare ai ballottaggi, per il resto c’è tempo.
Roberto Speranza ha fatto sapere che sarà a Castellammare di Stabia per un altro tipo di iniziativa. Nico Stumpo ha un precedente impegno (con il dentista), ma se proprio qualcuno volesse chiamarlo per mobilitarlo non dirà di no. Lo stesso dicasi per Pier Luigi Bersani. Lui non ha problemi che richiedano l’assistenza di un odontoiatra: sarà in campagna elettorale in alcuni comuni lombardi e se i candidati per la poltrona di sindaco lo vorranno invitare alle feste della fine dell’Imu e della Tasi non dirà di no. Federico Fornaro è contrario a ogni «eccesso di politicizzazione» in campagna elettorale. E Davide Zoggia è della stessa opinione, e in più ritiene che così facendo si «spaventino gli elettori».
Tutti i bersaniani, comunque, sono convinti che ai candidati del partito non piaccia l’iniziativa ideata da Renzi. Il quale Renzi, sia detto per inciso, non è affatto detto che partecipi alla kermesse democratica: «Temo di non poter esserci perché devo andare da Putin, ma se ci riesco faccio un salto».
Quel che colpisce, però, è ancora una volta il fatto che esistano due Pd, che non marciano uniti nemmeno a pochissimi giorni da un voto importante: «Quelli pur di darmi addosso sarebbero favorevoli all’aumento delle tasse», commenta amaro il premier con i suoi. E invece è proprio su questo argomento che Renzi vorrebbe puntare di qui fino alle elezioni politiche, perché è convinto, come ha scritto nella sua “Enews”, che sia in corso «una riduzione di tasse senza precedenti».