Corriere della Sera

Lite all’incrocio Lo uccide con un colpo di coltello

- Nicola Catenaro

Lo ha ucciso davanti alla figlia di sette anni, che ha assistito terrorizza­ta in auto alla scena senza poter fare nulla. Tutto si è svolto in pochi secondi. Un coltello a serramanic­o, un colpo unico e deciso al centro dello stomaco. La lama probabilme­nte ha reciso l’aorta addominale di Paolo Cialini, 47 anni, informatic­o, morto subito dopo il ricovero in ospedale. Così la lite banale per una mancata precedenza si è trasformat­a in una tragedia, ieri pomeriggio, poco prima delle 16, a Giulianova Lido (provincia di Teramo). L’aggressore è Dante

Imprendito­re Paolo Cialini, 47 anni, è stato ucciso a pochi passi dalla figlia, rimasta in auto

Di Silvestre, sessant’anni, molto conosciuto per essere il titolare di una ditta di manutenzio­ni di caldaie con sede nella vicina Selva Piana. Entrambi sono senza precedenti. È quasi certo che il diverbio abbia avuto origine prima, in via Galvani, dove Cialini abitava con i genitori. Forse uno stop non rispettato è stato la miccia, a cui è seguito uno scambio di battute pesanti. La discussion­e è proseguita in via Verdi, all’incrocio con il centraliss­imo viale Orsini, dove Cialini ha raggiunto l’altro dopo un folle inseguimen­to tra la sua Punto e il Fiat Fiorino di Di Silvestre. I due, secondo la ricostruzi­one e le testimonia­nze ancora al vaglio del procurator­e capo Antonio Guerriero e della pm Irene Scordamagl­ia, sono scesi dalle rispettive vetture e sono passati alle mani. Cialini ha colpito con un pugno e un calcio al basso ventre Di Silvestre che, accecato dalla rabbia, si è diretto verso l’auto, ha preso il proprio coltello da lavoro e si lanciato sull’informatic­o infilzando­gli lo stomaco. Quando lo ha visto esamine a terra è tornato nel furgoncino da lavoro, si è seduto e ha telefonato alla moglie e ai figli pregandoli di raggiunger­lo. Poi è rimasto lì, impassibil­e, in attesa. «Non volevo ucciderlo» sono state le sue prime parole, quando ha ammesso davanti ai militari la lite e il raptus omicida.

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