Corriere della Sera

Sgravi fiscali sulla casa e tutore È legge il nuovo welfare per i disabili

Tutele dopo la morte dei genitori : 270 milioni in 3 anni. M5S vota contro: regalo ai ricchi

- Virginia Piccolillo

«Ora i genitori di un disabile grave potranno permetters­i il “lusso” di morire sereni». Esulta Ileana Argentin, deputata del Pd e disabile, per la legge approvata ieri in via definitiva sul «Dopo di noi». Una norma, pensata per assicurare una casa e il sostentame­nto a figli non autosuffic­ienti gravi, che prevede misure fiscali ad hoc e aiuti, con uno stanziamen­to da 270 milioni di euro in tre anni. Passata non senza polemiche relative, soprattutt­o, agli strumenti di attuazione, ritenuti dai Cinque Stelle, che hanno votato contro, «un regalo ai ricchi e alle assicurazi­oni».

Obiezioni respinte dal governo. «È un fatto di civiltà per migliaia di famiglie», rimarca, «orgoglioso», il premier Matteo Renzi. «È una risposta a tanti genitori per il futuro dei loro figli», twitta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. E Paola Binetti, di Area Popolare, aggiunge: «Si è partiti con i disabili gravi. Certo la platea poteva essere più larga. Ma, con realismo, dico che è una delle migliori leggi fatte perché mette a disposizio­ne risorse dello Stato, private e del mondo del terzo settore. Oggi tutti dobbiamo pensare ai fratelli Biviano». Tutti alla Camera li conoscono: 4 fratelli, tutti disabili al 100% per una malattia degenerati­va, con 280 euro di pensione ciascuno. Sono stati due anni a protestare sotto una tenda davanti a Montecitor­io. Se le Regioni, a partire dalla loro Sicilia, attueranno in fretta la norma loro potrebbero (e dovrebbero) essere tra i primi a beneficiar­ne evitando di finire, separati, in strutture sanitarie.

La legge prevede infatti più case-famiglia e meno istituti. I genitori di disabili gravi possono richiedere agli enti locali il sostegno per soluzioni abitative, anche condivise. Chi ha già una casa per il figlio avrà sgravi fiscali. Chi non ce l’ha potrà usufruire di un sostegno pubblico o di fondi di volontaria­to. Tra le agevolazio­ni anche la costituzio­ne di «Trust», cui affidare le risorse per il futuro del proprio figlio. È proprio su questo punto che sono stati levati dubbi per il timore che diventasse una misura per evadere il fisco. «Non è così, c’è un tutore che sorveglia e la defiscaliz­zazione cessa quando il disabile non c’è più», dice Argentin. E cita il dramma di Sergio Ruggeri: in carcere per aver ucciso il figlio disabile e la moglie malata di tumore, per paura, lui anziano, di lasciarli senza sostentame­nto.

La platea dei beneficiar­i potrebbe oscillare tra 100.000 e 150.000 soggetti. Per questo l’M5S accusa: «Esclude 1,8 milioni di disabili. Chi è in grado di accedere ad assicurazi­oni e trust avrà un modo in più per tutelarsi». Per il presidente della commission­e Affari costituzio­nali Mario Marazziti, invece, «le famiglie vengono liberate da un incubo».

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