Anche nelle scarpe tifo Italia
Presto ricoprirà incarichi dirigenziali nell’Hellas Verona, che ha portato al successo. «Ma devo ancora fare tutti i corsi di formazione — spiega Luca Toni ( nella foto ieri a Firenze nello stand di Lotto), 300 gol nella sua carriera e 182 indossando scarpini Lotto — sono testimonial da oltre dieci anni, faccio il tifo per un’azienda italiana, così come credo nel successo della Nazionale in questi Europei». In jeans e polo, il campione si è concesso ai fan di Firenze rappresentando il versante originario dell’azienda che, in Italia, è leader, oltre che nel calcio, anche nel tennis e running. «Non seguo molto la moda, ma amo le camicie, quelle comode. In una donna? Mi piacciono i tacchi, anche piuttosto alti». Sul fronte fashion, che Lotto sta sviluppando da una decina d’anni con la linea Legenda, si attinge invece dall’heritage con una collezione sempre più sofisticata. Questa volta a dettare i codici sono i modelli anni Settanta e Ottanta del patrimonio storico rivisitati con un’attenzione minimale e un’insolita ricerca proveniente dalla tradizione orientale. «Autograph» si veste di microfibra, nappa, rete e pelle con lacci rigati o in cuoio mentre la variante full white ha piccoli dettagli in blu ed è proposta anche con sottopiede in sughero. Quasi tutte le sneaker hanno anche la versione femminile e almeno quattro modelli — Osaka, Tokyo Targa, Kobe e Fuji Ito — sono ispirati al Giappone e in particolare ad alcune maratone che si svolgevano nel Paese nipponico negli anni Ottanta dove tutti indossavano il marchio italiano. Una sorta di «scambio» nel tempo con il Paese che più di tutti oggi fa tendenza in questo tipo di calzature. E un riconoscimento a questo primato, inciso, in ideogrammi giapponesi, sul retro di tutti i modelli: 1973, l’anno di fondazione del brand trevigiano.