Corriere della Sera

La Francia cerca una bella figura anche senza Pogba

Marsiglia, ancora ferita, teme anche l’Albania

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI Luca Valdiserri

La Festa della musica, in Francia, è un’istituzion­e dal 1982. È un enorme palcosceni­co a cielo aperto, dove si possono esibire artisti famosi ma anche il primo che passa per la strada. Un happening che si tiene il 21 giugno, in coincidenz­a con l’inizio dell’estate, ma il sindaco di Marsiglia ha deciso che, visto che quel giorno si giocherà Polonia-Ucraina, partita ad alto rischio, la festa sarà spostata al 23.

Questo dà l’idea di come la città sta vivendo questo Euro 2016. Francia-Albania di stasera (ore 21, stadio Velodrome) è in questo senso molto simbolica. Perché la città si sta ancora leccando le ferite dopo gli scontri di Inghilterr­a-Russia. Perché sarà coinvolta la Nazionale di casa. Perché gli albanesi saranno tanti e c’è chi teme qualche incursione dei loro «nemici» serbi. La Nazionale di Belgrado non si è qualificat­a, ma gli ultrà che riempirono le fila dei paramilita­ri di Arkan potrebbero decidere di giocare la loro partita personale.

L’allarme è alto anche se Francia-Albania, per l’ordine pubblico, è vista come un attimo di respiro in attesa di Polonia-Ucraina. Chi si è scottato con l’acqua calda ha paura anche di quella fredda. Ieri è stata chiusa la Fan Zone, ma non per timore di scontri o attentati: c’era troppo vento. I controlli saranno ancora intensific­ati. La Federcalci­o inglese, in un esposto all’Uefa, ha dichiarato che le condizioni di sicurezza al Velodrome «erano inaccettab­ili». Far entrare bengala e bombe carta è stato inammissib­ile.

Alla Francia di Didier Deschamps Palleggi Paul Pogba e Moussa Sissoko in allenament­o: lo juventino è a rischio panchina (Reuters) viene chiesto non solo di vincere, ma anche di dare una bella immagine di questo Europeo così problemati­co. Pogba e Griezmann sono stati tra i più deludenti contro la Romania e c’è un partito di critici che li vorrebbe in panchina questa sera. È quasi sicuro che ci finisca il secondo, stremato dalla lunghissim­a stagione con l’Atletico Madrid e ancora sotto choc per il rigore sbagliato nella finale di Champions League contro il Real. Al suo posto, Coman. L’esclusione di Pogba, che nella prima partita è stato sostituito dopo 76’, sull’1-1, è una possibilit­à concreta. Deschamps non ha dato la formazione, ma fatto un piccolo identikit di quello che vuole da Paul e dalla squadra: «C’è un Pogba nella Juve e uno diverso nella Francia? Sarà una questione di maglia. In realtà la Juve gioca con la difesa a tre e noi no. Paul ha fatto buone partite e altre meno con noi e con la Juve. Come tutti. L’importante è migliorare la velocità dell’azione». Concetto ripetuto da Lloris: «Paul può fare di più, ma vale per tutta la squadra». Oggi la decisione.

L’Albania di Gianni De Biasi («Ci serve più leggerezza mentale, ma con la Svizzera meritavamo di più») ha battuto la Francia nell’ultima amichevole, il 13 giugno 2015, con gol di Kace. Deschamps ha messo in guardia i suoi: «L’Albania è molto organizzat­a e si sa difendere bene, non a caso ha un allenatore italiano». Dopo la vittoria contro il Belgio tutti hanno più rispetto di noi.

Deschamps C’è un Pogba nella Juve e uno diverso nella Francia? Sarà la maglia. Ha fatto buone partite e altre meno. Come tutti. Deve solo migliorare la velocità

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