L’Islanda rovina il sorrisino di Ronaldo
Portogallo in vantaggio con Nani, ma la squadra di «ghiaccio» non perdona
Ronaldo sorride furbo alla hostess un attimo prima di entrare in campo. Sogghigna quando lo prendono a pedate e lo accusano di fare teatro. E anche quando cicca clamorosamente il pallone davanti al portiere. Ma alla fine la gioia, quella vera, è solo dell’Islanda che strappa un pareggio meritato contro il Portogallo nella sua prima assoluta in un grande torneo.
E dire che per una volta la Ronaldo-dipendenza sembrava superata e CR7 poteva godersi l’azione del gol del vantaggio, in cui i suoi compagni fanno tutto da soli: André Gomes, costosissimo obiettivo della Juve (sui 50 milioni), accelera sulla destra e dopo una triangolazione con Vierinha crossa per Nani, che al volo batte il portiere Haldorsson, cameraman professionista.
Il numero uno può girare alcune scene incoraggianti della sua squadra fin da subito: Sigurdsson, detto anche il Beckham dei fiordi e stella dello Swansea di Guidolin, mette paura ai portoghesi (para Rui Patricio) che alzano le antenre
ne. L’unica trovata di CR7 però è un cross per Nani, la cui conclusione di testa viene stoppata col ginocchio dal portiere.
Dopo il vantaggio il Portogallo di Fernando Santos sembra comunque poter controlla- la partita. Ma all’improvviso a inizio ripresa Ronaldo smette del tutto di fare sorrisini: cross lungo di Gudmundsson dalla destra, Vierinha non ci arriva e l’ex pescarese Bjarnason (ora a Basilea) scarica in rete con un destro al volo. A St. Etienne, fra tribuna e fan zone è presente circa l’8% di popolazione islandese (320 mila abitanti). E si fa sentire. Il 4-4-2 di Lagerback è puro football made in England, fatto di corsa, cuore e geometrie semplici ma efficaci. L’Islanda, dopo aver seminato il calcio tra vulcani e geyser e aver creato una classe di 600 allenatori col patentino Uefa, non si fa impressionare da Cristiano, che da solo vale il doppio della rosa nordica.
Farle gol, come sa bene l’Olanda (rimasta a casa) non è per nulla semplice: Nani, aiutato da Quaresma e Sanches, ci riprova, la squadra di ghiaccio risponde sempre. Ronaldo sbaglia ancora davanti alla porta e su punizione, dimostrando di essere ancora lontano da una condizione accettabile. Alla fine sul suo viso resta solo una brutta smorfia.