L’infallibile fiuto di Gattuso per infilarsi in mezzo ai guai A Pisa il duello con Zeman
A Rino Gattuso va riconosciuto un fiuto fuori dall’ordinario nell’annusare le situazioni complicate. Per poi tuffarcisi a corpo morto. A Sion, al crepuscolo della sua straordinaria carriera di calciatore, era riuscito a farsi incastrare in panchina dal presidente Constantin, lo Zamparini rossocrociato, che difatti dopo meno di tre mesi lo sollevò dall’incarico restituendolo allo status esclusivo di giocatore. A Palermo (serie B) decise di andare oltre provando l’ebbrezza del vero Zamparini, che lo prese metaforicamente a pedate nel sedere dopo sole sei turni di campionato.
A Creta Ringhio si dimise dopo sette giornate di serie A ellenica, salvo poi ripensarci in presenza di una sollevazione popolare. Il 30 dicembre del 2014 arrivarono però le dimissioni definitive dopo essersi impegnato ad alleviare il Natale dei suoi giocatori in attesa di una chimera chiamata stipendio. Rino «Santa Klaus» Gattuso ci mise quasi 60 mila euro di tasca sua, ovviamente mai più rivisti.
Con la scelta di Pisa il rottweiler del Grande Milan di Ancelotti si è superato. Dando fondo a tutta la sua leggendaria tenacia, attingendo al suo sapere calcistico e mixandolo con le esperienze elevetico-siculo-elleniche, si è trasformato in un allenatore rampante riuscendo nell’impresa di soffiare la serie B al gettonatissimo Foggia di De Zerbi.
Il problema è che, scegliendo Pisa, Ringhio è andato a infilarsi in una realtà con due teste e due quote al 50 per cento: da una parte l’amico Fabrizio Lucchesi, dall’altra il presidente Fabio Petroni con il quale la sintonia è zero. Risultato: se Lucchesi riuscirà ad acquistare la quota di Petroni, Gattuso allenerà il Pisa in serie B, com’è giusto che sia. In caso contrario, se sarà Petroni a «far fuori» Lucchesi, il Pisa in B lo allenerà Zdenek Zeman, un grande futuro alle spalle e 5 esoneri-dimissioni negli ultimi 10 anni (Lecce, Stella Rossa, Roma, due volte Cagliari). Noi ovviamente facciamo il tifo per il legittimo titolare della cattedra pisana...