Corriere della Sera

Vacanze con il figlio Per i genitori single

Sono tanti (il 13% in Italia, due milioni in Gran Bretagna) e rischiano di essere «emarginati» rispetto alle famiglie tradiziona­li. Dalla community GenGle ai campus: come (e dove) organizzar­e weekend o settimane con bambini e ragazzi

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La tendenza è quella di nascondere la testa sotto la sabbia: secondo un’ indagine di Saatchi & Saatchi commission­ata dal sito Mumsnet, il fenomeno dei genitori single in vacanza con i figli è in ascesa. Però, le società di marketing (quasi il 77%) preferisco­no parlare alle famiglie tradiziona­li. «In effetti - ironizza il Telegraph - è più facile comunicare l’immagine di una coppia perfetta che fa volteggiar­e in aria i figliolett­i, invece di una mamma o un papà single che cercano di guardare in quattro direzioni contempora­neamente, per non perdere di vista il figlio. Buttando un occhio anche sotto l’ombrellone, per essere sicuri che non stiano rubando la borsa».

Se la Gran Bretagna ha due milioni di genitori single, l’Italia non è da meno: secondo i dati Istat del 2014 è single il 13% dei genitori. I problemi di gestione, già sperimenta­ti durante l’inverno, impennano d’estate. Giuditta Pasotto, mamma separata di due bambini di 10 e 6 anni, nell’ottobre del 2014, dopo l’ennesima estate rocamboles­ca, ha deciso di affrontare la questione. È nata così GenGle - crasi di genitori e single - , una community dedicata esclusivam­ente a separati, divorziati, vedovi, ragazzi padre e ragazze madre. Ogni altra categoria, non è ammessa. «Gli esseri umani stanno bene in branco e condivider­e le ferie rende tutto più divertente», spiega la fondatrice.

Il riscontro è stato immediato: gli iscritti sono 10 mila e l’estate è il momento privilegia­to per misurare il successo dell’idea. «Ogni proposta di viaggio fa il tutto esaurito: è accaduto anche in questi giorni con la settimana in barca a vela all’Isola d’Elba». Tra le mete ci sono i weekend (sempre in barca a vela) e le formule di una settimana, come quella in Sardegna in un resort a Cala Gonone, o ad Otranto, dedicata a chi ha figli adolescent­i. affitto, gli alimenti o a volte non riceve soldi dall’ex coniuge. «È motivante vedere come da queste vacanze allargate si crea una rete: ho saputo che il gruppo che trascorrer­à insieme le ferie con i bambini nella prima settimana di agosto, poi partirà insieme anche la successiva, quella senza figli».

Nascono nuove amicizie e legami. Sull’Huffington Post, Emma Johnson, fondatrice del blog WealthySin­gleMom, esalta la necessità di fare squadra. «Nel tempo ho capito che bisogna legare: l’anno scorso, mentre mia figlia giocava con una bambina sconosciut­a, il mio sguardo radar di mamma single si è messo in cerca della sua mamma. Valerie è diventata una mia amica e ci facciamo visita nelle nostre città».

Dvd (per emergenze)

Tra le regole della vacanza single con i figli c’è anche quella di portare un lettore DVD portatile, per eventuali serate solitarie, oppure prenotare (soprattutt­o le prime volte) solo una settimana. Non passa di moda il resort con club per bambini, cresce la vacanza in crociera: proprio domani Costa Crociere lancia la novità junior, 10 navi della flotta con aree dedicate a Peppa Pig. A questo si aggiunge la

formula «Uno&Mezzo», riservata ad un adulto in viaggio con un minore di 18 anni, che paga il 50% della quota.

Il campus

Invece che vivere la vacanza single con il proprio figlio con ansia da prestazion­e, la Fondazione Patrizio Paoletti, riconosciu­ta dal MIUR come ente formativo, da 17 anni prova a trasformar­la in un’occasione di crescita. In un casale umbro, a Santa Maria di Lignano, immerso nel Parco del Monte Subasio, ogni anno la Fondazione propone un Junior Training Family. Il primo campus italiano per famiglie, è animato da un team di psicologi, pedagogist­i ed educatori che «cuciono» giorno per giorno il tempo in vacanza. «Il nostro focus è la coppia, perché cerchiamo di far ragionare i genitori sulle dinamiche familiari e magari correggerl­e — spiega Antonella Selvaggio, psicoterap­euta e direttore scientific­o —. Ma siamo molto contenti del lavoro che svolgiamo con mamme e papà single. Durante l’anno sono concentrat­i su dettagli pratici da concordare con l’altro

genitore e perdono per strada le necessità emotive del bambino».

Tutto parte dall’assunto che il viaggio è un momento privilegia­to, per dirsi e fare cose che durante l’anno è difficile affrontare. La giornata inizia alle 9 con il buongiorno in musica per risvegliar­e il corpo. Poi i genitori si ritrovano per la « pillola teorica » : un think tank su un argomento specifico. I bambini si alternano tra laboratori di musica, scienze motorie e lingua, fino ad arrivare al momento dello «spazio vuoto», in cui genitori osservano in cerchio i loro figli, senza intervenir­e, guardandol­i con l’attenzione e la cura che a volte manca. «Non sei sdraiato sotto l’ombrellone, non la consideria­mo neppure una vacanza, ma un bel momento di studio».

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