Corriere della Sera

La strategia delle cantine Dieci vini legati all’evento

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Al bivio La diramazion­e della passerella che dall’isola di San Paolo conduce in due località di Montisola, Sensole e Le Ere ( Campanelli /Fotogramma) La passerella collega inoltre Montisola con Sulzano. Sotto il tessuto giallo dalia di nylon è stato disposto del feltro che appoggia sui pontili. Ancoraggi mobili evitano problemi in caso di innalzamen­to del livello dell’acqua mondo al World’s 50 Best Restaurant­s. Dall’Osteria Francescan­a di Modena, porterà alcuni piatti celebri, come lo «Psychedeli­c Spin Painted Veal, not Flame Grilled», vitello cotto sottovuoto. Sarà abbinato al Palazzo Lana Extrême 2007, Pinot Nero in purezza affinato 7 anni sui lieviti e dosato Extra Brut: sapido e fresco, profuma di pane e cedro.

Porte aperte anche a Ca’ del Bosco, del patron Maurizio Zanella, «l’uomo che volle farsi re di Francia (corta), il frontman delle bollicine», come l’ha definito il «Foglio». A Erbusco, Zanella ha invitato gli amici il 21 giugno a un cocktail dinner nel giardino, «un luogo unico e riservato adiacente al Floating Piers ». Quella sera (ma non solo) si celebra Christo anche con il Vintage Collection Satèn, il più sensuale della collezione.

A Camignone di Passirano, Mosnel, con i suoi Franciacor­ta che liberano luce e gioia, ha aperto i tributi all’opera sull’acqua con la prima degustazio­ne storica (dal 2003 al 2012) dell’Extra Brut EBB, dedicato a Emanuela Barzanò Bargoglio, Un «ponte aromatico» per capire il territorio. E da Berlucchi arriva Bottura, fresco di trionfo pioniera della denominazi­one (la cantina si visita ogni giorno fino alle 19).

Il neo presidente del Consorzio Franciacor­ta, Vittorio Moretti, con la figlia Francesca, accoglierà gli enoturisti nella sua azienda, Bellavista: prima o dopo la traversata sul pontone di Christo,si può cercare la giusta ispirazion­e con la Riserva 2008 che ha lo stesso nome del patron: acidità dolce che preannunci­a la capacità di vivere a lungo, riflette l’enologo Mattia Vezzola. A Coccaglio Castello Bonomi (dei veneti Paladin) organizza visite fino alle 22: da scoprire il Dosaggio Zero, speziato e agrumato.

Il richiamo ancestrale dell’installazi­one christiana si ritrova nell’Extra Brut di Dario e Jessica Vezzoli, figli d’arte di Giuseppe. Il loro vino si chiama Sullali, rifermenta­to in bottiglia grazie agli zuccheri della prima fermentazi­one: metodo riscoperto, grazie al quale si evolve la tradizione.

Da domani foto e parole sull’opera di Christo invaderann­o Facebook e Twitter. In sintonia con il vino social di Michela Muratori, il Milè, Chardonnay in purezza di Villa Crespia: bottiglia azzurro flou, da degustare nell’azienda di Erbusco. In contrasto, ci si tuffa nella nostalgia da Monte Rossa, dove per degustare la storica Prima Cuvée Emanuele Rabotti porge non una flûte ma una coppa («esalta gusto, profumi e perlage»), come quella di cristallo che usavano i suoi genitori.

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