Suspense sull’apertura Ma poi i visitatori saranno 42 mila al giorno
Il conto Christo (1935): copre lui i 15 milioni di dollari per l’installazione. Li paga con la vendita dei bozzetti
Le pareti scrostate, lo scotch sui tavoli, lui disegnava ombrelloni blu nel suo studio e la moglie-musa Jeanne-Claude cucinava bistecche troppo cotte ai critici, al piano di sotto: l’uomo che ha impacchettato fontane, telefoni e parlamenti tedeschi ha avuto l’idea di una passerella galleggiante una sera del 1970, nella sua casa di Manhattan. Christo ha fatto il miracolo: un ponte lungo tre chilometri e largo 16 metri, fatto da 200 mila cubi in polietilene, altrettante viti e coperto da 70 mila metri di tessuto giallo dalia che circumnaviga Sulzano, Monte Isola e l’isola di San Paolo, sul lago d’Iseo. The Floating Piers apre domani e cammineremo sulle acque fino al 3 luglio. Giacca a vento e aglio in tasca, l’impacchettatore bulgaro aveva gettato tutti nella disperazione: «L’ho detto many many times: la passerella è pronta quando è pronta. Questa suspense è favolosa». Girava voce che l’apertura potesse essere posticipata a causa del maltempo: falsità. I discepoli dell’artista potranno togliersi le scarpe («è più sexy», cit.) e camminare sull’acqua sabato, ma non si sa da che ora: decide lui quando far rompere le righe.
Alzati e cammina, ma prima mettiti in coda: da quel ponte fino al 3 luglio faranno avanti e indietro 42 mila visitatori al giorno. Gratuitamente. Una benedizione per il lago d’Iseo, che ha approvato il progetto (buttato nel cestino già due volte in Giappone e Argentina) due anni fa: negozi, bar e hotel fattureranno 3 milioni al giorno. La passerella regge 22 mila piedi: sarà aperta 24 ore su 24, ma di notte i mastini della sicurezza faranno salire meno persone, per evitare scocciature (in caso di diluvio, il percorso sarà off limits). Il miracolo durerà solo 16 giorni: alla fine, tutti i pezzi di The Floating Piers saranno spediti al riciclo. «La libertà è nemica del possesso», dice Christo, che salda personalmente le fatture dei suoi progetti. L’installazione sul lago d’Iseo costa 15 milioni di dollari: la pagherà con la vendita dei suoi bozzetti («i nostri collezionisti sono molto ricchi»). Sul ponte, 600 mastini della security: bagnini, sommozzatori, guide che nei mesi scorsi hanno spedito curriculum alla società dell’artista.
Nella storia dell’arte si entra con un biglietto di prima classe, in bicicletta o sul bus navetta. L’alternativa, i motoscafi Riva, li affittano a 800 euro all’ora, o l’elitaxi che costa 270 euro a testa (info@gawi.info) e ritira gli ospiti direttamente dagli hotel o all’aeroporto. Per i comuni mortali, il piano trasporti è su iseolake.info. I treni faranno avanti e indietro da Sulzano, fermando a 50 metri dalla passerella, a ogni ora: Trenord ha fissato 287 corse al giorno da Bergamo, Milano, Treviglio e Verona verso Brescia, da cui ne partiranno altre 72 per Sulzano. Per cercare un posto auto, basta scaricare l’app su thefloatingpiers.com e premere il tasto invio: le tariffe cambiano in base all’indirizzo e alla vicinanza alla passerella. I parcheggi sono collegati con gli shuttle in viaggio 24 ore su 24: info su arriva.it, bresciamobilita.it, franciacortaoutlet.it. Chi atterra a Orio al Serio, arriverà a Sulzano senza pagare il biglietto: basta prenotare su iseoexpress.it.
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