Pietro Volpi
Caro Romano, il mese prossimo gli italiani si troveranno addebitato nella bolletta elettrica il canone Rai. Tutti temono giustamente di doverlo pagare più di una volta o di pagarlo anche se non dovuto. Sembra che nessuno si chieda perché si debba pagare un canone alla Rai quando gli stessi servizi radiotelevisivi sono forniti gratuitamente da altre migliaia di stazioni radiotelevisive. Che cosa ne pensa?
Secondo la spiegazione corrente, la Rai assicura un servizio pubblico che le televisioni private non hanno l’obbligo di fornire. È una tesi discutibile, ma condivisa da altri Stati europei. Il vero problema, a mio avviso, è quello della pubblicità. Se è un servizio pubblico finanziato dai cittadini, gli annunci pubblicitari dovrebbero essere esclusi.
ALLEANZE DISCUTIBILI
Governo e opposizione L’opposizione aveva criticato aspramente il governo Renzi per i voti di sostegno del gruppo Ala che fa capo a Verdini. Ora quegli stessi hanno creato un’ammucchiata anti-Renzi mettendosi in compagnia di Salvini, Berlusconi, Meloni, ecc. È vero che in politica vale il detto «il nemico del mio nemico è mio amico», ma le alleanze dovrebbero essere fra gruppi e persone con un minimo di valori comuni. Così, invece, è solo uno squallido esempio di lotta di potere.
Cristiano Urbani, Torino
RIFORMA PENSIONI
Quasi una televendita Il governo è impegnato a risolvere il problema Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579
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