Corriere della Sera

Germania lenta versione camomilla Polonia più sveglia

In scena il primo pari senza reti degli Europei

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Stefano Montefiori

Sette mesi dopo il 13 novembre dell’attentato jihadista, quando tedeschi e francesi giocarono con il rumore dei tre kamikaze che fuori dello stadio si facevano esplodere, la Germania è tornata allo Stade de France per pareggiare senza guizzi con la Polonia, una delle sue avversarie preferite di sempre (una sola sconfitta in 21 match). I tedeschi, che avevano battuto 2-0 ma senza brillare l’Ucraina nella prima partita del gruppo C, si lasciano bloccare da una Polonia senza colpi di genio ma disciplina­ta: è il primo 0-0 di questi Europei.

I due capitani, il tedesco Manuel Neuer e la star polacca Robert Lewandowsk­i, compagni di squadra nel Bayern di Monaco, si stringono la mano e si comincia. La Germania si butta i tiri in porta da parte della Polonia: non era mai successo in un torneo internazio­nale Dopo aver «sacrificat­o» nella fase a gironi Brasile e Uruguay, la Copa America è ripartita con i quarti di finale e con due favorite: l’Argentina di Leo Messi (foto) e il Cile campione in carica. Stanotte si affrontano il Perù e la Colombia che si affida agli «italiani» Murillo, Bacca e Cuadrado (ore 2 italiane, diretta SkySport1). I peruviani di Gareca hanno di fatto eliminato la Seleçao, battendola nell’ultima gara della fase a gruppi grazie a una rete di Ruidiaz realizzata nel finale con la mano. La sconfitta per 1-0 ha relegato il Brasile, reduce dal 7-1 su Haiti, alla terza posizione del girone e al silurament­o del c.t. Dunga, sostituito da Adenor Leonrado Bacchi, detto Tite, allenatore del subito in avanti per imporre la sua superiorit­à, ma la Polonia è ben disposta, la prima azione di rilievo arriva solo al 16’, quando Thomas Müller surclassa Piszczek e lancia l’assist a Kroos, che però butta fuori. Comincia allora una fase nella quale la Polonia prende confidenza, sostenuta dalla marea di tifosi che dal mattino dominano le strade di Parigi e a sera lo Stade de France: più numerosi, chiassosi e appassiona­ti dei tedeschi. Al 31’ la prima ammonizion­e non a caso è per la Germania: Krychowiak prende il largo e Özil per fermarlo è costretto al fallo. Il giocatore dell’Arsenal protesta, l’arbitro olandese Kuipers non gradisce e scatta l’avvertimen­to.

Il primo tempo finisce con i portieri che praticamen­te non hanno giocato. Il secondo è più Senza reti Mario Goetze cerca inutilment­e di superare Blaszczyko­wski Germania e Polonia non segnano ma si assicurano un pari prezioso (Getty Images) divertente, le due squadre si distendono e si aprono gli spazi. Ancora la Polonia protagonis­ta, con l’ottimo Grosicki che crossa dalla destra per la testa di Milik. Il portiere tedesco Neuer è battuto, il pallone esce sfiorando il palo destro.

Il risultato non si sblocca, la Germania annoia mentre la Polonia almeno ci prova di più. Al 66’ il primo cambio, Joachim Low — che stasera come promesso non mette più la mano dentro i pantaloni davanti alle telecamere — toglie Götze e mette Schürrle. Tre minuti dopo la Polonia si mangia un gol con Milik, la solita nemesi quasi arriva nell’azione successiva, con Fabianski che vola per parare un gran tiro di Özil.

Negli ultimi minuti la Germania prova a insistere di più, come se si rendesse improvvisa­mente conto che sta davvero per farsi bloccare sullo 0-0 da quella che un tempo era la sua squadra materasso. Nei tre minuti di recupero i tedeschi si svegliano improvvisa­mente, pure Neuer lascia i pali per impostare l’azione arrivando quasi nella metà campo avversaria. Ma anche lo stadio è contro, i tentativi dei tedeschi naufragano tra i fischi mentre i polacchi — che peraltro non riescono a piazzare un contropied­e — si difendono tra le ovazioni. Gli eroi del gruppo C sono gli irlandesi che nel pomeriggio hanno battuto l’Ucraina, non certo i macchinosi e poco ispirati campioni tedeschi.

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