Corriere della Sera

L’hooligan espulso le foto con Putin

Shprygin è il leader di un gruppo di estrema destra che gode anche dell’appoggio diretto del Cremlino

- di Fabrizio Dragosei

Alexander Shprygin, il capo dell’associazio­ne dei tifosi russi che sarà espulso dalla Francia, è un amico di Putin oltre che il leader di un gruppo di estrema destra che gode dell’appoggio diretto del Cremlino. Come lui molti esponenti dell’estremismo calcistico e politico sono visti con un occhio di riguardo quando non sono finanziati, tollerati, usati.

Alexander Shprygin, il capo dell’associazio­ne dei tifosi russi che sarà espulso dalla Francia, ha legami di lunga data con gli ambienti del potere moscovita. E come lui molti esponenti dell’estremismo calcistico e politico sono visti, come minimo, con un occhio di riguardo; quando non sono finanziati direttamen­te, tollerati, aiutati, usati. Secondo alcune interpreta­zioni, potrebbero mila i tifosi russi di estrema destra che nel 2010 sconvolser­o Mosca con cori nazisti e nazionalis­ti Nel 2010, quando uno dello Spartak morì in uno scontro con immigrati del Caucaso, cinquemila giovinastr­i di tutte le squadre cittadine razziarono il centro della capitale al grido di «Sieg Heil» (il saluto nazista) e «Russia ai russi». Poi Shprygin venne fotografat­o sullo stesso autobus che portava l’allora premier Vladimir Putin a deporre fiori sulla tomba del tifoso morto.

Da allora ha fatto sempre più carriera e soldi, sempre in ambienti di estremo nazionalis­mo. In una vecchia foto compare col braccio alzato mentre tiene una bandiera di ispirazion­e nazista assieme a una ragazza col seno scoperto. Ha fatto l’assistente del vice presidente della Duma Igor Lebedev (che ha appoggiato gli hooligan di Marsiglia), figlio del leader storico dell’estrema destra Vladimir Zhirinovsk­ij. È stato proprio Shprygin a teorizzare in dichiarazi­oni rilasciate al giornale Kommersant il ruolo che i fanatici sportivi (calcio ma anche hockey) possono giocare: «I tifosi sono un potente strumento di forza del potere. Lo Stato ha da tempo capito che quelle dei tifosi sono le associazio­ni più di massa e più patriottic­he». Ed in effetti i vari gruppi politici e giovanili nati in questi anni su iniziativa del Cremlino sono infarciti di ultrà delle curve: Nashi, Camminiamo Insieme, la Giovane Guardia.

Un intrico tra organizzaz­ioni

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